venerdì 19 agosto 2011

Piano Anticaldo 2011: Che afa che fa...

Vacanze Milano


Prevista per i prossimi giorni un'ondata di calura africana che farà salire le temperature fino a 37°C. Il Comune monitora gli anziani a rischio. Tutte le info per affrontare i disagi e le iniziative messe in campo dall'amministrazione cittadina .
Ecco il comunicato del Comune di Milano
Milano, 18 agosto 2011 – Per i prossimi giorni è previsto un'ondata di caldo, con punte di temperature che nel fine settimana raggiungeranno i 37°. Il Comune di Milano sta monitorando 4.947 dei 5.165 anziani segnalati dalla Asl perché ritenuti ad alto rischio. Il monitoraggio consiste in una telefonata in cui si forniscono consigli utili a fronteggiare il clima, si segnala il numero verde 800.777.888 da contattare in caso di necessità e in presenza di situazioni di rischio si effettua anche una visita domiciliare.

“Stiamo riscontrando un aumento del numero dei cittadini milanesi che usufruiscono regolarmente del Piano anticaldo, il servizio attivato in sostegno delle persone anziane” ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. “A oggi – continua l’assessore - le persone che si sono rivolte al centralino sono state 3.234, contro le 2.951 dello stesso periodo dello scorso anno. Gli anziani milanesi chiamano il numero verde 800.777.888 per usufruire dei molti dei servizi offerti: quelli legati alla vita quotidiana come la consegna dei pasti e l’assistenza a domicilio, l’aiuto nell’igiene personale e ambientale, le consulenze mediche, gli accompagnamenti, consegna dei quotidiani a casa, e poi anche quelli ludici come gli abbonamenti alle piscine, gli ingressi ai musei, le escursioni al parco Nord. Vengono anche richiesti i buoni per prendere il taxi, fare la spesa, andare dal parrucchiere, mangiare la pizza e i gelati. Le richieste complessive finora sono state 21.086, in linea con quelle del 2010 (21.029). Gli utenti che a oggi si sono rivolti al servizio sono 1.661; lo scorso anno per tutto il periodo, cioè sino al 4 settembre, sono stati 1.689”.

Per evitare malori il Comune consiglia ai cittadini di seguire alcune basilari regole per meglio affrontare le ore più calde della giornata: si consiglia di non uscire nelle ore centrali della giornata, ovvero dalle 12 alle 18, soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti. Per proteggersi dal sole utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore intorno ai 25-27 gradi. Se si usa un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul proprio corpo. È importante, inoltre, bere e mangiare molta frutta e evitare bevande alcoliche e caffeina. Si raccomanda di consumare pasti leggeri, indossare abiti e cappelli leggeri, di colore chiaro evitando fibre sintetiche. Anche le persone malate devono fare attenzione a non essere troppo coperte.

Il servizio è attivo fino al 4 settembre, chiamando il numero verde 800.777.888, dal lunedì alla domenica, dalle ore 8 alle ore 19.



lunedì 1 agosto 2011

Regione Lombardia: 82,5 milioni per azioni a favore della famiglia

L'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli
L'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli
Ecco il Comunicato 30 luglio 2011

(Ln - Milano) Usare al meglio le risorse disponibili per gli interventi sociali, individuando nella famiglia e nei suoi diversi bisogni il cardine della politica regionale.

E' questo il senso del provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, che riunisce e riorganizza le diverse azioni regionali a favore della famiglia, stanziando complessivamente 82,5 milioni di euro: 70 milioni sono destinati al Fondo sociale e saranno distribuiti ai distretti delle Asl per finanziare gli interventi a favore di disabili, minori e anziani; 6 milioni è la quota di finanziamento, sempre ripartita tra le Asl, per i progetti di sostegno alla famiglia su tre linee di intervento (educazione, reti di mutuo aiuto, natalità); 5 milioni verranno utilizzati per un bando che sosterrà progetti di conciliazione messi in atto dalle piccole e medie imprese; 1,5 milioni serviranno a realizzare in alcuni Comuni la sperimentazione di un nuovo sistema di calcolo delle spese da sostenere per i servizi sociali che tenga conto della situazione complessiva in cui la famiglia si trova, con l'introduzione di un correttivo (il cosiddetto 'fattore famiglia').

"Grazie ad un impegno e ad uno sforzo straordinario di tutta la Giunta - afferma il presidente Roberto Formigoni - siamo riusciti ad annullare per il 2011 i tagli per le politiche sociali riportando i fondi a livello del 2010. Da sempre infatti poniamo al centro della nostra politica la persona, la famiglia, i bisognosi, orientando le nostre azioni in un'ottica di politica sussidiaria che ci ha permesso di valorizzare lo straordinario e formidabile impegno di chi lavora come volontario nelle associazioni".

"Il principio che sta alla base di questo provvedimento - spiega l'assessore Boscagli - è quello di spostare l'attenzione dal finanziamento dei servizi e delle strutture alla risposta ai veri bisogni delle famiglie. La conoscenza e la considerazione di questi bisogni determinerà l'effettiva erogazione dei finanziamenti. Infatti, a tutte le Asl e ai distretti sarà chiesto di elaborare a livello territoriale dei progetti in base ai quali saranno determinate le priorità di intervento con i relativi fondi. Non è dunque la Regione a determinare preventivamente e centralmente la destinazione dei finanziamenti. L'obiettivo di questo provvedimento è dare risposta puntuale alle necessità di ogni singola realtà".

"Il fatto di aver accorpato in un'unica delibera i principali interventi a favore della famiglia - aggiunge Boscagli - ha anche l'obiettivo di utilizzare in maniera più efficace le risorse disponibili evitando sovrapposizioni e razionalizzando l'intero sistema. D'altra parte il sistema tradizionale di welfare non è più in grado di reggere. E' necessario ripensare le politiche, come Regione Lombardia sta facendo, ragionando in un'ottica di rete e di coinvolgimento di tutti gli attori sociali".

FONDO SOCIALE - I 70 milioni del Fondo sociale saranno ripartiti tra i diversi distretti delle Asl per il 50% su base storica e per il 50% su base capitaria. Tre le aree di intervento: non autosufficienza e disabilità (comunità alloggio, centri socio educativi, assistenza domiciliare, ecc); minori (affidi, assistenza domiciliare, comunità educative e familiari, asili nido, servizi diurni, ecc); anziani (assistenza domiciliare e alloggi protetti).

LEGGE FAMIGLIA - Tre le linee di intervento su cui si svilupperanno i progetti finanziati complessivamente con 6 milioni di euro: rafforzamento delle competenze educative genitoriali; creazione di reti di mutuo aiuto volte a sostenere la famiglia nei diversi momenti di difficoltà del ciclo della vita; tutela della maternità e promozione della natalità. Potranno partecipare al bando e richiedere i contributi associazioni di solidarietà familiare, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, enti privati o ecclesiastici, associazioni femminili, Centri di Aiuto alla Vita, soggetti gestori dei consultori.

CONCILIAZIONE - Grazie ad uno stanziamento di 5 milioni di euro, saranno finanziati progetti di conciliazione famiglia-lavoro da realizzare nelle piccole e medie imprese lombarde. Tra gli altri interventi finanziabili, servizi per l'infanzia, dopo scuola, centri estivi, servizi per liberare tempo (come lavanderia o spesa a domicilio), assistenza sanitaria o fondi pensione integrativi, servizi assistenziali o di trasporto e accompagnamento.

(Lombardia Notizie)