martedì 31 dicembre 2019

2019 addio…”gli è tutto da rifare…”

Non esistono più differenze di sesso, di ruolo istituzionale, di malaffare, malcostume e di miseria di importi. La corruzione dilaga In Italia a pochi giorni dal 28esimo “compleanno di Mani Pulite” ovunque in ogni articolazione dello Stato, siano essi politici, funzionari ed alte cariche degli apparati burocratici del nostro amato Belpaese. Il 2019 si chiude col botto e con l’assoluta parità di genere e amaramente si può solo commentare con il vecchio mantra dell’ amatissimo Ginettaccio Bartali: “Gli è tutto da rifare…!”.
Il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, di 58 anni, è indagata per corruzione. L’ipotesi accusatoria a carico del prefetto è di avere intascato da un’imprenditrice, che ha denunciato i fatti alla Polizia, una “mazzetta” di 700 euro.
Sarebbe stata videoripresa dal personale della Squadra mobile di Cosenza la consegna da parte dell’imprenditrice al prefetto. La consegna della busta contenente il denaro, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe avvenuta in un bar di Cosenza. Secondo quanto scrive la Gazzetta del Sud, il prefetto Galeone avrebbe proposto all’imprenditrice di emettere una fattura fittizia di 1.220 euro allo scopo di intascare la parte di fondo di rappresentanza accordata ai prefetti che era rimasta disponibile alla fine dell’anno. Sempre secondo l’accusa, 700 euro della somma concordata sarebbero andati al prefetto Galeone e 500 all’imprenditrice.
Quest’ultima ha denunciato i fatti alla Polizia, con la quale ha concordato luogo, data e ora per la consegna dei soldi al prefetto Galeone, consentendo che il tutto venisse documentato visivamente dal personale della Squadra mobile.
Buon Anno e buon 2020 durante il quale c’è da starne certi… “ne vedremo delle belle!”

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