mercoledì 1 giugno 2016

Sicignano sparò a ladro in casa Vaprio d'Adda: chiesta archiviazione


Chiesta l'archiviazione per Francesco Sicignano, pensionato di Vaprio d'Adda che sparò ad un ladro in casa sua a ottobre 2015: il pm Antonio Pastore si è quindi convinto che si sia trattato di legittima difesa. Il fascicolo venne aperto con l'accusa di omicidio colposo, una decisione che fu più che altro "tecnica" per consentire ai legali e ai periti del 65enne di partecipare a tutte, e non solo ad alcune, fasi dell'istruttoria.
L'uomo si è sempre difeso asserendo di avere sparato in cucina, ma la sua versione non collimava del tutto con quanto sembrava emergere dai rilievi: il corpo del ladro, l'albanese 22enne Gjergi Gjonj, fu trovato sulle scale esterne della villa di Sicignano. Ma il Ris di Parma ha trovato tracce di Dna dell'albanese sul proiettile trovato in cucina, pertanto si è fatta strata l'ipotesi che il malvivente avesse fatto in tempo ad accennare ad una fuga, prima di morire.
Il proiettile ha attraversato il corpo ma il 22enne non ha lasciato tracce di sangue perché il sacco pericardico ha tamponato l'emorragia. Di conseguenza non è stato trovato alcun segno di sanginamento in cucina, un altro punto che in apparenza non concordava con la versione del 65enne. La parola ora passa al gip, ma la richiesta di archiviazione, ovviamente, ha un peso. Sicignano nel frattempo si è candidato per Forza Italia al consiglio comunale di Milano, alle elezioni del 5 giugno 2016.


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