venerdì 19 ottobre 2018

I capitani folli guidano la nave Italia verso il naufragio

<Il Paese va verso il disastro economico, sociale e istituzionale. Salgono spread e debito pubblico, borse giù. Monito UE: inadempimento senza precedenti>
Si naviga a vista, o forse la rotta la conoscono solo i capitani folli che stanno guidando la nave Italia verso le acque più pericolose che possiamo immaginare. Lo spread continua a salire e raggiunge e supera i 340 punti base. La borsa non riesce a recuperare e Piazza Affari stamattina cala ancora. Al tempo stesso aumenta il costo del nostro debito pubblico, con il rendimento sul BTP decennale che si è avvicinato al 3,8% e quello sul BTP biennale che sfiora il 2,0%. L’Unione Europea – di cui siamo fondatori e che, nonostante mille problemi, ha garantito pace e sviluppo al nostro Paese – ci mette in guardia avvisandoci che la manovra del governo Lega – 5 Stelle ci porta in un vicolo cieco.

Senza precedenti

Che le tensioni fra gli alleati ‘pentaleghisti’ portino o no a una crisi di governo, l’Italia è a un bivio: dopo anni di faticosa ma costante crescita coi governi Renzi e Gentiloni, oggi abbiamo realmente davanti agli occhi la possibilità di un tracollo economico. La Grecia, insomma, è più vicina che mai e non solo geograficamente.
Avverte la Commissione Europea – nella lettera che ieri il commissario Pierre Moscovici ha consegnato a mano al ministro Tria – che la manovra presentata dall’Italia comporta un “inadempimento particolarmente grave rispetto agli obblighi di politica di bilancio previsti dal Patto di Stabilità e Crescita”. Non solo, ma la dimensione della deviazione con un divario di circa l’1,5% del Pil, rappresenta un fatto “senza precedenti nella storia del Patto”.

La guerra contro i cittadini di Salvini e Di Maio

Insomma, non ci sono dubbi: l’Italia rischia una procedura per violazione della regola del debito. Il problema, però non è semplicemente l’apertura di una lunga querelle con l’Unione, il problema reale è la tenuta del sistema Paese da un punto di vista economico, sociale e perfino istituzionale.
Qui lo scontro non è con Soros o il sistema delle multinazionali o chissà quale contro quale complotto, qui la guerra è contro i cittadini italiani, qui Di Maio e Salvini stanno spingendo sul baratro milioni di piccoli risparmiatori, cittadini che debbono accendere un mutuo, imprenditori che cercano un prestito.
Accusava stamattina la parlamentare dem Alessia Rotta: “Il governo Lega-5 Stelle nel giro di pochissimo tempo sta vanificando anni di sacrifici fatti dagli italiani per uscire dalla crisi. Lo spread tocca i massimi dopo anni di calma e ciò lo si deve all’arrogante quanto insensata politica economica del governo. Sono i veri nemici degli italiani”. E Matteo Ricci, responsabile enti locali e autonomie del Pd, scriveva su twitter: “Causa pagliacciate del governo lo spread vola. Per gli italiani rate dei mutui più alte e più tasse per finanziare il debito. Questo è il governo Lega-5 Stelle che aiuta chi evade il fisco o peggio. A proposito, ma Di Maio è andato in procura?”.

Un governo diretto dall’esterno

Il problema è anche istituzionale. Oggi, nella trasmissione Agorà su Rai Tre, lo facevano capire le parole costituzionalista e giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese: “Questo è un governo che ha alcuni suoi rappresentati che non stanno nel governo. Grillo e Casaleggio non sono all’interno della compagine governativa. E quindi ha delle difficoltà maggiori rispetto ad altri governi”. Come per dire che si tratta di un governo eterodiretto anche da forze e situazioni esterne al Parlamento che, per la nostra Costituzione, è l’unico luogo istituzionale demandato a legiferare.

Italia isolata, anche gli alleati abbandonano i capitani folli

Aggiungiamo che l’Italia è politicamente isolata – e del resto chi mai vorrà salire su una nave che sta affondando? – perché anche quelli che Salvini e Di Maio considerano solo alleati naturali, stanno girando loro le spalle. E ne riprova quando ha dichiarato oggi, al suo arrivo stamattina a Bruxelles per il vertice Ue – Asia, da Sebastian Kurz, giovane cancelliere del governo austriaco che ha assunto la presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue: l’Unione non vuole assumersi per conto dell’Italia i rischi che derivano dalla violazione delle regole comuni sulla finanza pubblica.
La Commissione – ha detto Kurz parlando ai giornalisti – ha risposto alla manovra finanziaria italiana, e ha detto chiaramente che deve essere modificata. Penso che questo sia un punto decisivo, perché l’Ue è una comunità economica e di valori, e funziona perché ci sono regole comuni che devono essere rispettate da tutti. Se qualcuno le infrange, se l’Italia si allontana dalle regole di Maastricht, questo significa che mettere in situazione di pericolo non solo sé stesso ma anche altri paesi.E l’Ue – ha concluso Kurz – non vuole assumersi questo rischio per conto dell’Italia

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