Le prestazioni pubbliche erogate dall’INPS e dalle
Casse di Previdenza possono essere di tipo previdenziale o
assistenziale, spettano in alcuni casi a tutti i contribuenti mentre
in altri sono limitate a determinate categorie di soggetti.
Ad esempio, gli assegni di invalidità, l’accompagnamento
Legge 104, la pensione di inabilità o il Reddito di Cittadinanza sono
prestazioni limitate ad alcuni soggetti o nuclei familiari, la pensione di
vecchiaia o quella anticipata sono potenzialmente estese a tutti i
contribuenti.
Vediamo
dunque come si configurano queste due macro-categorie e come si differenziano
le diverse prestazioni, per capire chi ne ha diritto e con quali requisiti.
Indice
1.
Quali differenze tra prestazioni assistenziali e previdenziali
erogate dallo Stato?
2.
Quali sono i contributi previdenziali e assistenziali?
3.
Che cosa si intende per previdenza?
4.
Che significa prestazione previdenziale?
5.
Cosa vuol dire trattamento assistenziale?
6. Che significa prestazioni assistenziali?
Quali
differenze tra prestazioni assistenziali e previdenziali erogate dallo Stato?
Le prestazioni
assistenziali sono finanziate dallo Stato attraverso le tasse e sono
finalizzate ad intercettare un bisogno, offrendo un sostegno economico concreto
a chi è in difficoltà, per questo sono limitati a chi presenta determinati
requisiti di reddito, patologie o situazioni familiari a rischio.
Le prestazioni
previdenziali sono invece finanziate dai contributi versati alle casse
pensionistiche e servono a prevenire situazioni di difficoltà economica
erogando sussidi e assegni a tale scopo, i cui importi sono alimentati dai
versamenti dei cittadini durante la carriera lavorativa, per il bene della
collettività.
Quali
sono i contributi previdenziali e assistenziali?
I contributi
previdenziali ed assistenziali sono quei versamenti obbligatori che servono a
finanziare le prestazioni sia previdenziali che assistenziali erogate durante
la vita lavorativa (malattia, infortunio, maternità, disoccupazione) o a fine
carriera (pensione).
I contributi
assistenziali sono dovuti in tutti i casi di rapporto di lavoro all’INAIL (per
la tutela economica in termini di salute e sicurezza) mentre i contributi
previdenziali sono dovuti all’INPS o ad altre Casse in base alla tipologia di
lavoro svolto e conseguente iscrizione obbligatoria alla relativa gestione
cassa/gestione di riferimento.
I contributi si
distinguono in: obbligatori (per effettivi periodi di lavoro); figurativi
(versati dalle Casse e dall’INPS durante periodi coperti da prestazioni
assistenziali come la maternità o la malattia); volontari (versati in autonomia
dal lavoratore per maturare un diritto a pensione); da riscatto (accumulati nel
montante grazie al pagamento personale di periodi assimilabili a quelli
lavorativi; da cumulo o ricongiunzione (aggregati tra più casse, al fine di
maturare un diritto unico a pensione).
Pensioni 2022: tutte le risposte ai dubbi più frequenti
Che
cosa si intende per previdenza?
Con il termine
“previdenza” si intende l’insieme delle forme di assicurazione collettiva,
alimentate dai versamenti obbligatori di contributi da parte di aziende e
lavoratori, con lo scopo di trasferirli in forma di prestazione ai soggetti
aventi diritto, primi fra tutti i lavoratori a fine carriera, a cui spetta la
pensione.
In Italia, l’INPS
gestisce sia il pagamento delle pensioni pubbliche sia la liquidazione delle
indennità di natura previdenziale e assistenziale.
Che
significa prestazione previdenziale?
Per prestazione
previdenziale si intende il servizio o l’indennità erogato in favore di
lavoratori dipendenti, autonomi o parasubordinati iscritti agli enti o casse di
previdenza, destinatari dei benefici finanziati con i contributi previdenziali
versati dai datori di lavoro e dagli stessi lavoratori, erogati nel momento in
cui si matura un diritto a prestazione occasionale (come l’indennità di
malattia) o di durata (come la pensione).
Ad esempio, le pensioni
sono prestazioni previdenziali spettanti alla generalità di lavoratori a cui si
affiancano prestazioni previdenziali mirate, ossia: l’assegno ordinario di
invalidità, la pensione di inabilità, l’accompagnamento mensile per inabilità.
Cosa
vuol dire trattamento assistenziale?
Per trattamento
assistenziale si intende la prestazione (in forma di sussidio economico o
servizio sociale) alimentato dai contributi versati in via obbligatoria agli
enti di assicurazione sociale dal datore di lavoro, a tutela dei lavoratori e
per garantire loro una copertura economica a fronte dei rischi di malattia
professionale, infortuni sul lavoro o invalidità.
Rientrano nei
trattamenti assistenziali anche i sussidi erogati dall’INPS a determinate fasce
deboli della popolazione, attingendo alle risorse destinate a copertura della
collettività. Si possono considerare tali anche le prestazioni integrative
erogate dall’INAIL qualora si configuri un evento lavorativo che ne generi il
diritto (es.: assegno di incollocabilità), finanziate dai premi e delle tariffe
che ogni datore di lavoro deve versare in relazione a ciascun lavoratore
assunto.
Che
significa prestazioni assistenziali?
Le prestazioni assistenziali (a sostegno del reddito) tutelano i lavoratori nel momento in cui si trovano in situazioni di difficoltà economica o lavorativa, integrandone il reddito con appositi sussidi (come la NASpI per i disoccupati) e assegni (come il Reddito di Cittadinanza), molto spesso in funzione del requisito reddituale di tutta la famiglia, calcolato tramite ISEE.
FONTE>> Previdenza sociale e assistenza INPS: impariamo a conoscerle
- PMI.it
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