Dibattito ancora aperto sulle pensioni: quali
potrebbero essere le modifiche reali con l’avvento di Matteo Renzi al potere?
Idee di un nuovo rimpasto dell’esecutivo e situazione. Si riaccendono le
speranze di cambiamento
A partire dalla questione esodati che
sono diretto prodotto di questa riforma” e si è detto pronto a modificare, ma
senza stravolgere, l’attuale legge per porre fine a problemi e questioni
generati dalla stessa formulazione, errata, della stessa. Le speranze di modifiche
sembrano accendersi ancor di più in un eventuale rimpasto di governo in
cui, probabilmente, Guglielmo Epifani, ex segretario della Cgil, potrebbe
essere ministro del Lavoro.
Per lui, secondo quanto affermato, le priorità sarebbero
risolvere una volta per tutte la questione esodati, per cui “vanno fatte due
operazioni: allargare il numero di coloro ai quali il governo deve dare delle
risposte; pensare non solo agli esodati in essere, ma anche all’altra tipologia
di esodati che si creerà coll’innalzamento del pensionamento generato dalla
legge Fornero”; e intervenire sull'innalzamento dell'età pensionabile per le
donne.
L'eventuale nuovo governo potrebbe vedere anche l'arrivo
nell'esecutivo di Marianna Madia con la delega al Lavoro; di Lucrezia Reichlin,
economista che è anche data tra i candidati al ruolo di vicegovernatore della
Banca d'Inghilterra; Pier Carlo Padoan, presidente dell'Istat che potrebbe
anche essere destinato allo Sviluppo economico; Tito Boeri, economista. Con la
sostituzione del ministro Giovannini potrebbe essere rimesso in discussione, o
meno, il cosiddetto prestito pensionistico di cui si è fatto promotore e che
potrebbe consentire a determinate categorie di lavoratori di andare in pensione
due o tre anni prima rispetto all’attuale soglia dei 66 anni, con 35 anni di
contributi.
Fonte BusinessOnline.it
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