domenica 18 maggio 2014

Nel centro di Milano, due chilometri di degrado e abbandono

Nel centro di Milano, due chilometri di degrado e abbandono :: Segnalazione a Milano

Milano, sede EXPO 2015, è una città piena di edifici pubblici e privati abbandonati, sembra almeno 200; ma il caso del Rilevato ferroviario della Stazione Centrale è incredibile: quasi 40mila metri quadri di "Magazzini Raccordati", questo il nome della struttura che in questi giorni compie 100 anni.
Spazi commerciali e artigianali fino a 10-15 anni fa affittati ad ogni tipo di attività, grandi arcate in stile Novecento. Una superficie utile più grande di quella del Grattacielo Pirelli, lunga due chilometri: non nella lontana periferia, ma alle spalle della Stazione Centrale. 
La proprietà: Società GS - Grandi Stazioni, gruppo FS, 60% capitale pubblico, aveva per i Magazzini un progetto di trasformazione in enorme spazio commerciale ma pare non trovare fondi né partner per l'intervento. I fondi (pubblici) ricevuti finora dallo Stato sono stati utilizzati per la prima tranche di ristrutturazione della Stazione Centrale, poi... più nulla.
Una destinazione diversa: usi pubblici e sociali, culturali, parcheggi, servizi... di una parte della struttura potrebbe sbloccare la situazione, magari anche ottenendo fondi europei o nazionali per la riqualificazione delle aree urbane; ma la proprietà, a parte qualche confronto occasionale, non ha mai accettato di ridiscutere le destinazioni dei Magazzini con le istituzioni pubbliche.
Intanto i grandi spazi abbandonati sono soggetti a infiltrazioni d'acqua, cadute di cornicioni, sfondamenti di serrande, discariche abusive, nascono problemi di sicurezza... Dopo anni di proteste, stanchi di aspettare, oggi diverse associazioni e gruppi della zona si sono riuniti su una petizione popolare, che sta raccogliendo firme dentro e fuori i quartieri interessati. La petizione è anche online, sulla piattaforma change.org:
L'obiettivo non è solo di far giungere la protesta, ma "stanare" la proprietà invisibile di Grandi Stazioni (impegnata a risistemare il complesso, e per questo ci si indirizza anche al Ministro competente) in modo da arrivare ad un tavolo stabile di progettazione partecipata con il supporto del Comune, con il quale stiamo anche programmando degli incontri.



Nessun commento:

Posta un commento