lunedì 24 novembre 2014

'Un euro ad iscritto per i centri anziani di Latina? Una elemosina, la restituiamo' - Corriere di Latina

Un euro l’anno ad anziano. E’ quanto il Comune avrebbe previsto per i dieci centri sociali del territorio comunale, di cui due in città e gli altri nei borghi con circa cinquemila iscritti e stanziando un contributo complessivo di 4800 euro, notevolmente ridimensionato rispetto allo scorso anno. I calcoli di quanto viene destinato per gestire ciascuno iscritto sono presto fatti e si arriva a una cifra che parla da sola. Per questo il coordinatore cittadino dei centri anziani e presidente del centro socio culturale Vittorio Veneto Aldo Pastore ha scritto una dura nota parlando di “elemosina” destinata agli anziani da restituire per aumentare il gettone di presenza dei consiglieri comunali e denunciando le lacune in termini di politiche del sociale per una categoria che andrebbe maggiormente tutelata. Una provocazione che dà il segno di quanto la categoria si senta emarginata e non valorizzata dalla gestione dell'amministrazione comunale.
CENTRI VITALI MA SEMPRE PIU’ DEPOTENZIATI. “Questi Centri Sociali si reggono economicamente con una piccola quota annuale versata dagli iscritti, da contributi comunali e sempre meno da quelli regionali – scrive Pastore -  con queste entrate i centri debbono   assicurare  ai proprio iscritti la possibilità  di svolgere attività ricreative come il ballo, il gioco delle carte e delle bocce , culturali , contribuire economicamente a gite, feste in particolari ricorrenze, partecipazione a spettacoli teatrali, visite a mostre e musei, corsi di computer con relativo collegamento in internet, cancelleria varia, oltre la piccola manutenzione del Centro”. Una attività preziosa quella dei centri anziani che spesso sopperiscono anche alle lacune degli altri servizi socio assistenziali. “Noi Presidenti con l’ausilio dei componenti – prosegue Pastore -  i Comitati di Gestione dei Centri Sociali, anche loro tutti volontari, cerchiamo di realizzare queste iniziative, perché gli anziani che frequentano i nostri Centri si sentano ancora persone attive, dei protagonisti  perfettamente inseriti nel contesto sociale nel quale vivono ed operano! Questo tiene lontano lo spauracchio della depressione che può subentrare quando ci si sente soli e dimenticati; è ovvio che un anziano giustamente valorizzato ed impegnato  è un anziano che non ricorre alla sanità pubblica per questo tipo di patologia il che si traduce in un risparmio anche per le casse comunali”.
“UNA ELEMOSINA, LA RESTITUIAMO”.  Il Comune di Latina per il 2015 ha stanziato a favore dei suoi Centri Sociali, perché tutto questo si realizzi,  un contributo complessivo di circa 4800 euro, praticamente un euro l’anno ad anziano.“Tutto questo è altamente offensivo nei nostri confronti – dice Pastore - è una elemosina che non possiamo accettare. Questa è anche una presa in giro considerando che tutte le volte che un rappresentante  dell’amministrazione Comunale  sia esso il sindaco, consigliere o assessore  viene  in visita in un Centro decanta la figura dell’anziano ed il ruolo insostituibile del luogo che lo ospita. Questa miseria di contributo lede la nostra dignità di  anziani che hanno contribuito  a far crescere e e prosperare la propria città; avremmo preferito sentirci dire che per il 2015 il nostro Comune, in grave crisi economica, non poteva assegnare neanche un euro ai suoi anziani, sarebbe stato più onesto  e decoroso e noi lo avremmo capito ed apprezzato". Poi la provocazione: "Ora quindi vogliamo restituire alle casse comunali questa carità - conclude Pastore -perché venga utilizzata per aumentare il gettone di presenza a tutti coloro che hanno approvato questo insulto a noi anziani”
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