domenica 3 maggio 2015

Pensioni, sei strade per anticipare l'età pensionabile utilizzando la contribuzione mista

I lavoratori soggetti alle nuove regole pensionistiche con contribuzione mista hanno a disposizione diverse strade per centrare l'uscita.
Per i lavoratori interessati dalla riforma previdenziale Fornero del 2011 che hanno contribuzione mista, cioè accreditata presso diverse gestioni previdenziali, può essere utile verificare quali sono le opzioni per avvicinarsi al traguardo della pensione. È chiaro che non ci sono scorciatoie in quanto la maggior parte delle opzioni prevedono comunque il versamento, direttamente o indirettamente di un onere, ma può risultare comunque utile avere un quadro entro cui è possibile muoversi per anticipare l'uscita. 
Chi ha contribuzione mista e non ha ancora raggiunto i requisiti per il conseguimento di una prestazione diretta a carico di una gestione, ipotesi ormai sempre piu' frequente a causa della discontinuità dell'attività lavorativa, deve infatti valutare attentamente quali strumenti l'ordinamento mette a disposizione perriunire le diverse contribuzioni ai fini del conseguimento di un'unica prestazione previdenziale.  
Vediamo dunque, attraverso una tavola ragionata, quali sono le opzioni disponibili e a quale "prezzo" è possibile percorrerle.
La ricongiunzione - La prima facoltà da tenere a mente per il lavoratore è quella di ricongiungere a pagamento i versamenti effettuati in diverse gestioni previdenziali in un'unica gestione. La ricongiunzione è esercitabile sia dai lavoratori dipendenti che dagli autonomi e professionisti (ad eccezione però degli iscritti alla gestione separata) con un onere che può essere rateizzato. Con la ricongiunzione è possibile maturare una qualsiasi pensione nella gestione accentrante con le regole di calcolo previste per quest'ultima. Con l'abolizione della pensione di anzianità, la necessità del pagamento di un onere e la sostanziale equiparazione per il conseguimento della pensione di vecchiaia in tutte le gestioni della previdenza pubblica risulta questo istituto è divenuto ormai meno utilizzato rispetto al passato.
La totalizzazione - Una seconda strada per chi possiede contributi in diverse casse previdenziali è quella di maturare la pensione di vecchiaia o di anzianità in regime di totalizzazione. L'istituto interessa praticamente tutte le gestioni previdenziali comprese le casse professionali e la gestione separata Inps. A differenza della ricongiunzione, la totalizzazione è completamente gratuita e non trasferisce i contributi da una gestione all'altra.
Il calcolo però viene effettuato con il sistema contributivo (di regola) e, pertanto, può comportare una decurtazione nel trattamento economico erogato. Con la totalizzazione si può conseguire una prestazione al perfezionamento di 40 anni e 3 mesi di contributi (piu' una finestra mobile di 21 mesi) indipendentemente dall'età anagrafica oppure con 65 anni e 3 mesi unitamente a 20 anni di contributi (dopo un'attesa però di 18 mesi).
Il cumulo ex legge 228/2012 - I lavoratori iscritti presso due o più gestioni previdenziali - ad eccezione delle casse professionali - possono cumulare gratuitamente tali contributi per conseguire un'unica pensione al fine di ottenere la pensione di vecchiaia. La facoltà di cumulo in questione è totalmente gratuita ed inoltre ha il vantaggio di lasciare inalterato il sistema di calcolo applicabile in base alle anzianità maturate.
Il Computo nella Gestione Separata - Chi è iscritto alla Gestione Separata può chiedere gratuitamente il computo in tale gestione dei contributi accreditati nella Gestione Inps dipendenti, nei fondi speciali per i lavoratori autonomi e negli altri fondi sostitutivi ed esclusivi dell'Ago (articolo 3, Dm 282/1996). L'istituto è attivabile però solo da quei lavoratori in possesso di anzianità contributiva prima del 1° gennaio 1996; che abbiano 15 anni di contributi di cui almeno 5 nella gestione separata e comporta che il calcolo dell'assegno sia determinato completamente con il sistema contributivo.  Con questo strumento i lavoratori possono centrare l'uscita con le regole previste per i contributivi puri nella gestione separata (66 anni e 3 mesi con la pensione di vecchiaia; oppure 42 anni e 6 mesi con la pensione anticipata oppure ancora con 63 anni e 3 mesi di età).
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