Conguaglio INPS delle pensioni in
applicazione delle nuove regole in manovra 2019, da aprile nuovi tassi di
rivalutazione: perequazione, aliquote e tassi.
Con le pensioni di
aprile cambia il calcolo in base alle nuove fasce di perequazione previste dalla manovra 2019: non applicato nei primi tre mesi, perché
troppo a ridosso del provvedimento legislativo, diventa operativo il nuovo
meccanismo da applicare al triennio 2019-2021, che divide le pensioni in sette fasce.
Fino allo scorso 31 dicembre 2018, invece,
si applicava il precedente sistema a cinque fasce (che era stato introdotto
dalla Legge di Stabilità 2014). In ogni caso, da aprile la rivalutazione delle
pensioni avviene nel seguente modo:
· fino a tre volte il minimo: rivalutazione del
100%. Per questi assegni, quindi, si applica il tasso di rivalutazione pieno
dell’1,1%. Si tratta di pensione fino a 1539 lordi per il 2019.
· Fino a quattro volte il minimo: rivalutazione al 97% del tasso
di riferimento (la precedente norma prevedeva un indice di perequazione al
95%). Quindi tasso di rivalutazione 1,067%.
· Fino a cinque volte il minimo: 77% (nel 2018, era al
75%).Tasso allo 0,847%.
· Fino a sei volte il minimo: 52% (era al 50% nel 2018). Rivalutazione
0,572%.
· Fino a otto volte il minimo: 47% (era al 45% nel 2018). Tasso:
0,517%.
· Fino a nove volte il minimo: 45% (invariato), quindi tasso
allo 0,495%.
· Sopra nove volte il
minimo: 40% (era al 45% nel 2018), quindi rivalutazione 0,44%.
Quella sopra esposta è la
variazione delle fasce applicata dal 2018 al 2019. Nei primi tre mesi del 2019 è stata utilizzata una
diversa rivalutazione, come previsto dalla circolare INPS 122/2018 (con
una suddivisione in sole tre fasce). Dl prossimo primo aprile si applicano
invece il sistema introdotto dal comma 260 della legge di
Bilancio 2019, legge 145/2018PER SAPERNE DI PIU',CLICCA QUI
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