Via libera all’unanimità dal Consiglio regionale alla legge
che norma l’introduzione delle nuove tecnologie di coltivazione in ambito
urbano.
Serre verticali per la produzione di verdure in aeroponia (senza
terra); tetti verdi vegetali per l’isolamento termico; orti
urbani per la produzione di alimenti a “chilometro zero”; distretti
del cibo e più mercati contadini; nuove forestazioni
per città sempre più sostenibili: questi alcuni degli interventi che
modificheranno le nostre abitudini alimentari e di approvvigionamento, grazie
alle nuove norme in materia di agricoltura urbana, periurbana
e metropolitana, contenute nel provvedimento, illustrato da Federico
Lena (Lega).
Il documento, che si ispira agli obiettivi per la lotta
al cambiamento climatico e alle misure per la ripresa post
Covid, affronta i temi della sostenibilità ambientale,
della rigenerazione urbana, del risparmio energetico, riconoscendo
il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle aree agricole
periurbane e dell’agricoltura che vi si esercita. In tale senso il progetto di
legge vuole rappresentare il contributo di Regione Lombardia al raggiungimento
di questi obiettivi globali, promuovendo, accanto a forme convenzionali e
tradizionali di agricoltura, anche coltivazioni innovative (acquaponica,
Approvato anche un ordine del giorno, primo firmatario Roberto
Cenci (M5S), che impegna la Giunta regionale a prevedere analisi
chimiche per i terreni desinati alla realizzazione degli ori urbani, per
evitare possibili contaminazioni da metalli pesanti e altre sostanze
inquinanti.
Soddisfazione per l’approvazione della legge è stata
espressa da Ruggero Invernizzi (FI), Presidente della
Commissione consiliare Agricoltura, che ha sottolineato come “la norma andrà
a regolamentare un trend in crescita che andrà a ridisegnare i rapporti tra
città e campagna, riconoscendo lo sforzo innovativo dei nuovi produttori”.
“Un provvedimento che va a completare gli interventi di
Regione Lombardia in tema di sostenibilità ed innovazione in agricoltura –
ha sottolineato Giovanni Malanchini (Lega), Consigliere
Segretario dell’Ufficio di Presidenza – inquadrando le nuove forme di
produzione primaria con sostegni finanziari e programmazione. Inoltre, le nuove
produzioni green nei distretti urbani aprono forme di agricoltura sociale e si
sostegno alle fasce deboli”.
Per Matteo Piloni (PD) si tratta di un “intervento
normativo utile e interessante, un’idea di valori che conferisce una cornice
normativa a un settore in crescita e in continua espansione anche in ottica di
PNRR”.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ha voluto sottolineare come la legge approvata “testimonia la volontà di Regione Lombardia di sostenere le nuove forme di agricoltura, le nuove forme di produzione di cibo ponendosi ancora una volta in posizioni di avanguardia ed innovazione”.
Ambiti di interesse
Le misure del provvedimento interessano le seguenti aree:
- Vertical Farming o agricoltura verticale:
sistema di coltivazione in acquaponica, idroponica e aeroponica in serre
ermetiche
- Vertical Farm o fattoria verticale: strutture
di vertical farming
- Coperture o tetti verdi: coperture vegetali
per l’isolamento termico
- Infrastrutture verdi multifunzionali:
interventi di forestazione urbana, ecosistemi urbani misti
- Orti urbani attrezzati pubblici o
asserviti e di Aree agricole periurbane: spazi attrezzati di paesaggio urbano
contemporaneo
- Aree agricole periurbane: funzione di filtro
con le aree urbanizzate destinate all’attività agricola.
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