Venerdì 26 maggio 2017 ore 20,30 Milano,
Auditorium Cerri ingresso gratuito
DICHIARAZIONI DELREGISTA Claudio Casazza
Credo che il documentario non rappresenti solo un dialogo tra detenuti e terapeuti, ma è costantemente un dialogo con lo spettatore perché ciascuno possa farsi delle domande, avere il proprio percorso di consapevolezza e trarne le considerazioni che vuole. Pur non potendo evitare di trattare realtà dolorose, ho voluto togliere qualsiasi dettaglio voyeuristico, per costruire un territorio aperto nel quale ciascuno possa riflettere su un reato che sebbene sembri sotto gli occhi di tutti, rimane per lo più sommerso e troppo poco compreso. Ho anche scelto di non sapere che tipo di reati avevano commesso i detenuti, volevo entrare in carcere senza pregiudizi e volevo che questo atteggiamento si riflettesse nel film.
Nessun commento:
Posta un commento