giovedì 3 dicembre 2015

Istat, dramma pensionati. Per il 40% assegno sotto i mille euro al mese

I dati nel 2014: coinvolti oltre 6,5 milioni di persone. Metà delle pensioni incassate al nord

PENSIONI: DAMIANO, TROVARE SOLUZIONE ENTRO SETTEMBRE
Sei milioni e mezzo di persone. Il 40% dei pensionati vive con un assegno sotto i mille euro al mese. 240mila possono contare con una pensione sopra i 5mila euro. Secondo i dati Istat il 25,7% delle pensioni è di importo mensile inferiore a 500 euro mentre il 39,6% ha un importo tra i 500 e 1.000 euro. Al crescere degli importi diminuisce la quota dei trattamenti erogati: il 23,5% dei trattamenti ha un importo compreso tra 1.000 e 2.000 euro mensili, l'8,0% tra 2000 e 3000 euro, il 3,2% supera i 3.000 euro mensili. Gli importi erogati agli uomini sono mediamente più elevati di quelli percepiti dalle donne: redditi fino a 500 euro sono erogati all'11,3% dei pensionati, contro il 13,6% delle pensionate mentre il 9,7% degli uomini riceve un ammontare superiore ai 3.000 euro mensili, contro il 2,9% delle donne. In oltre i tre quarti dei casi (75,8%) i titolari di pensioni sociali percepiscono redditi di importo mensile inferiore a 1.000 euro (il 39,1% non supera i 500 euro). La quota scende a meno della metà tra i pensionati di invalidità, anche civile (rispettivamente 37,1% e 40,9%) e a circa un terzo tra i titolari di pensioni di vecchiaia (28,9%) e tra i superstiti (33,6%). Escludendo i beneficiari di pensioni sociali, la quota più elevata di redditi che non superano i 500 euro si registra tra i titolari di pensioni di invalidità civile: sono il 23,6 contro il 21,2% registrato per le indennitarie, il 7,9% dei superstiti, il 4,8% di quelle di vecchiaia e il 4,7% delle pensioni di invalidita' (Prospetto 12). I titolari di pensioni di vecchiaia (il 26,8%), di pensioni indennitarie (27,5%) e i pensionati di guerra (34,0%) prevalgono invece nelle classi di reddito pensionistico superiori a 2.000 euro mensili.


Numero pensionati in calo Tra il 2011 e il 2014 i pensionati in Italia sono diminuiti di oltre 400.000 unità, tra 16.668.000 del 2011 a 16.259.000 del 2014. Il dato con tutta probabilità risente della stretta sui pensionamenti decisa con la riforma Fornero della previdenza. L'incidenza della spesa sul Pil, in particolare, è però cresciuta di 0,2 punti percentuali, dal 16,97% del 2013 al 17,17% del 2014. Dalla fotografia dell'Istat, emerge inoltre che i pensionati sono 16,3 mln circa 134 mila in meno rispetto al 2013. Ognuno in media percepisce 17.040 euro all'anno (403 euro in più rispetto al 2013) tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione. Le pensioni di vecchiaia assorbono oltre i due terzi (70,0%) della spesa pensionistica totale. Seguono quelle ai superstiti (14,9%) e le pensioni assistenziali (8,0%); più contenuto il peso delle pensioni di invalidità (5,6%) e delle indennitarie (1,6%). L'importo medio annuo delle pensioni e' di 11.943 euro, 245 euro in piu' rispetto al 2013 (+2,1%).


Reddito dei neo pensionati Il reddito medio dei nuovi pensionati (13.965 euro) e' inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei pensionati sopravviventi (17.146), cioe' coloro che anche nel 2013 percepivano almeno una pensione.


Età dei pensionati Quasi un quarto (23,3%) dei pensionati ha meno di 65 anni, la metà (51,9%) un'età compresa tra 65 e 79 anni e il restante q uarto (24,9%) ha 80 anni e più. Il 40,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese, un ulteriore 39,1% tra 1.000 e 2.000 euro. Il 14,4% riceve tra 2000 e 3000 euro mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al 6,1% (4,7% tra 3.000 e 5.000 euro. 1,4% oltre 5.000 euro). Due terzi dei pensionati (66,7%) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,4%) ne percepisce due mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni.

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