«Prevedere la necessità dell’intesa con l’Università, e non della semplice sua consultazione, per la nomina dei direttori generali di queste nuove aziende sanitarie uniche significherebbe assegnare alle Università un ruolo decisionale vincolante che inevitabilmente condizionerebbe, e a nostro parere negativamente, le scelte strategiche ed organizzative delle Aziende Sanitarie».
A esprimere preoccupazione a proposito di quanto «si sta profilando nel ddl stabilità relativamente alla costituzione delle aziende sanitarie uniche», è la Fimmg.
«Le Aziende sanitarie devo restare indipendenti da interessi e logiche universitarie la cui invadenza si paleserebbe non solo sotto il profilo organizzativo ma anche della formazione e del personale che vi opera», scrive la Federazione italiana medici di medicina generale, in una nota. «Temiamo seriamente le conseguenze dell’ingerenza delle Università sul servizio sanitario e sull’assistenza territoriale. Non solo l’ingerenza degli interessi politici regionali sul servizio sanitario, ora anche quelli delle Università», conclude.
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