L’amministrazione comunale ha scelto di promuovere la
mobilità dolce, cioè l’utilizzo dei mezzi pubblici e di biciclette. Ha promosso
le attività di trasporto in condivisione (bike-moto ed auto). Questo per
ridurre l’inquinamento, anche acustico, e rendere più vivibile la città.
La larghezza di strade e marciapiedi è stata ridotta per
costruire le piste ciclabili, per nuove aree per carico e scarico delle merci, per
nuovi parcheggi per le auto degli invalidi, per i sostegni per le bici in
condivisione e per le moto. Tutti interventi importanti ed utili. Meno
attenzione è stata dedicata alla mobilità degli anziani. Gli over 65 anni
rappresentano il 35% dei residenti. Tra questi molti camminano lentamente,
spesso con bastone, talvolta sentono e vedono poco ed hanno i riflessi
appannati. Una maggior attenzione alle loro esigenze aiuterebbe tutti a vivere
meglio. Qualche proposta che ho raccolto presso i Centri Anziani e in ambito
parrocchiale.
1.
Controllare
i lavori di manutenzione stradale, anche dal punto di vista “del buon senso” e
non solo del capitolato (pendenze dell’asfalto, griglie e strisce antiscivolo,
ecc.).
2.
Adeguare
la tempistica dei semafori in modo da consentire l’attraversamento delle strade
col verde e non col giallo che crea ansia.
3.
Disincentivare
l’utilizzo delle biciclette sui marciapiedi: la maleducazione è onnipresente e
costituisce un pericolo per coloro che si trovano davanti ciclisti col
telefonino in mano e/o la musica nelle orecchie e spesso non scampanellano
nemmeno.
4.
Adeguare
annualmente il numero di toilettes pubbliche gratuite con tempi di apertura non
ansiogeni (cioè senza il timore di rimanere rinchiusi o che la porta si apra
improvvisamente).
5.
Ridurre
l’inquinamento acustico notturno. La presenza di pubblici ufficiali potrebbe disincentivare
la sosta fuori dei bar di centinaia di persone di notte ed evitare i consueti tafferugli
nel fine settimana. A livello europeo è già comincia l’attenzione a rumori
molesti notturni.
6.
Permettere
agli over ’70 con piccoli problemi di deambulazione di viaggiare in auto o
fornirli di taxi-carnet per corse gratuite o convenzionate, in particolare per
e dagli ospedali. Sono utili anche voucher per gli spostamenti con l’auto in
città degli o con anziani a bordo. Questi spesso, soprattutto d’inverno, preferiscono
essere accompagnati in auto, piuttosto che affrontare tempi di attesa e
difficoltà di salita/discesa dai mezzi pubblici.
7.
Proseguire
nell’offerta di piccoli servizi in condivisione nei quartieri con forte
presenza di anziani (pulizia, assistenza ai pasti, pagamento di bollette, cambio
lampadine, prenotazione di visite mediche, piccoli interventi elettrici, ecc.).
8.
Laddove
possibile ripristinare nei quartieri i centri di primo aiuto infermieristico
per iniezioni, misura della pressione, ecc,
Ascoltare anche le “piccole” esigenze di chi ha poca voce
aiuta l’amministrazione comunale ed ora municipale a far vivere in modo più
sereno. Molti piccoli fastidiosi problemi potrebbero essere evitati, con poca
spesa e grande soddisfazione dei cittadini over 65.
R. Cisini.
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