Tutti gli aumenti delle pensioni 2018 e
delle prestazioni assistenziali in base alla rivalutazione, che scende per gli
assegni sopra tre volte il minimo: circolare INPS.
Le pensioni 2018 si
rivalutano dell’1,1% se l’importo è fino a tre volte il minimo, l’indice di
perequazione si abbassa per i trattamenti più alti, mentre fra gennaio e
febbraio sarà recuperato lo 0,1% in più versato dall’INPS nel 2015. Tutti i
dettagli sulle rivalutazioni
2018 degli assegni previdenziali sono contenuti
nella circolare INPS
186/2017. Vediamoli.
=> Pensioni,
rivalutazione dal 2018
Le pensioni
fino a tre volte il minimo, quindi gli assegni fino a 1.505,67 euro, vengono
rivalutati dell’1,1%. Sono gli unici a cui si applica l’indice di perequazione
pieno, al 100%. In base alla legge
147/2013, ai trattamenti più alti s applica invece una
rivalutazione parziale: il 95% fra tre e quattro volte il minimo, il 75% fra
quattro e cinque volte, il 50% fra cinque e sei volte, il 40% sopra le sei
volte il minimo. Ecco quali sono gli indici precisi:
·
fra tre e quattro volte il minimo, quindi fra 1505,68 e 2mila 007,56:
rivalutazione 2018 pari all’1,045%;
·
fra quattro e cinque volte il minimo, quindi fra 2mila 007,57 e 2mila 509,45 euro:
rivalutazione dello 0,825%;
·
fra cinque e sei volte il minimo, quindi fra 2mila 509,46 e 3mila 011,34:
rivalutazione 0,550%;
·
oltre sei volte il minimo, quindi oltre 3mila 011,34 euro:
rivalutazione 0,495%.
Più alta la
rivalutazione delle pensioni per le vittime
del terrorismo (articolo
3, comma 4-quater, decreto legge 50/2017), pari all’1,25% per gli
assegni fino a tre volte il minimo, all’1,13% fra tre e cinque volte il minimo,
e allo 0k,95% sopra le cinque volte il minimo. La perequazione riguarda anche
tutte le altre prestazioni previdenziali
e assistenziali, che
cambiano nel seguente modo:
·
assegno sociale: 453 euro;
·
pensione sociale: 373,33 euro;
·
trattamento minimo: 507,42 euro;
·
prestazioni sociali disabili: 282,55 euro.
Infine, per
quanto riguarda lo
0,1% da recuperare sul 2015, l’INPS effettuerà il prelievo in
un’unica soluzione nel mese di gennaio se l’importo è inferiore a 6 euro,
mentre applicherà due rate, in gennaio e in febbraio, per le somme superiori.
Ricordiamo che questo recupero è determinato dal fatto che l’inflazione reale
2015, +0,2%, è stata più bassa di quella programmata, 0,3%, e di conseguenza
l’INPS ha applicata una rivalutazione superiore pari allo 0,1% che però non è
stata recuperata negli anni successivi perché l’indice era pari a zero.
I pensionati
possono consultare i dati sul recupero del conguaglio 2015 sul sito
dell’istituto di previdenza effettuando il seguente percorso:
Assicurato pensionato> Servizi al pensionato> Procedure di
gestione delle pensioni>Consultazione conguagli per perequazione 2015
sospesi.
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