Per adulti che vogliano fare
due passi, bambini, anziani, può essere uno sfogo in questi giorni, evitando
assembramenti e consentendone l’uso a tutti
Tutti i condomini devono
poter usare il cortile condominiale, senza però alterarne la destinazione e
senza impedire agli altri partecipanti al condominio di farne lo stesso
uso, secondo il diritto spettante a ciascuno di essi.
Non importa, peraltro, che
si trovi in posizione esterna al condominio, risultando comunque
funzionale per consentirvi l'accesso. L'utilizzo del cortile condominiale da
parte di un singolo condomino non può comunque spingersi fino
a impedire l’uso della stessa area da parte degli altri condomini, attraverso
la sua stabile occupazione e delimitazione con opere che, di
fatto, ne impediscano l'uso comune, le quali, se realizzate, vanno rimosse.
Nemmeno può mettersi in dubbio che il cortile rappresenti uno
spazio privato a diposizione di tutti i partecipanti al
condominio, indipendentemente dalla loro quota millesimale. È
pacifico dunque che l'uso del cortile, così come per tutte le altre parti
comuni condominiali, sia impedito a estranei, salvo che nel
regolamento siano previste particolari eccezioni e/o diverse modalità di
utilizzo da parte loro.
I cortili in tempi di
emergenza sanitaria
I principi esposti assumono particolare importanza e attualità pratica in questo critico momento in cui, a causa della Covid-19, specifiche disposizioni governative e regionali hanno imposto limiti alla libera circolazione di tutte le persone.
I principi esposti assumono particolare importanza e attualità pratica in questo critico momento in cui, a causa della Covid-19, specifiche disposizioni governative e regionali hanno imposto limiti alla libera circolazione di tutte le persone.
Il cortile/giardino
condominiale, inteso come spazio privato accessorio della
propria abitazione e dunque ben usufruibile senza timore di violare le
restrizioni previste da ordinanze nazionali e/o locali, diventa a
questo punto strategico per lo svolgimento di attività all'aperto da
parte dei condomini, purché vengano, anche in questo caso, rispettate
le regole generali circa un uso uguale da parte di tutti.
La libera accessibilità del
cortile/giardino, in quanto area privata, non fa infatti venir meno il dovere
di rispettare quelle fondamentali regole purtroppo imposteci dalla
sgradita presenza del coronavirus, cioè, in primo luogo, del
divieto di assembramento che in ogni caso impedisce anche ai bambini di giocare
insieme nell'area loro destinata all'interno del condominio oppure,
per tutti, di correre in gruppo o di parlarsi a distanza ravvicinata.
Anche a casa propria,
d'altro canto, che si tratti di cortile o di singola unità immobiliare,
c’è il divieto di riunirsi in gruppo o di invitare amici e/o conoscenti: stessa
regola deve valere per lo svolgimento di normalissime attività di
svago per il quale, a questo punto, serve una regolamentazione “turnaria” a cui
non si sarebbe mai pensato di dover ricorrere in altri tempi.
I consigli da seguire
Ed ecco pochi, ma importanti, consigli per l'uso del cortile comune nel persistere della Covid-19: il jogging è consentito unicamente se praticato in solitario e comunque nel rispetto di debita distanza tra l'una e le altre persone che lo praticano, purché muniti di apposita mascherina. Nel caso in cui i joggisti siano numerosi, dovrà essere tra loro stabilita una turnazione per accedere agli appositi spazi usufruibili per l’attività, nonché indicata la tempistica massima di occupazione delle stesse.
Ed ecco pochi, ma importanti, consigli per l'uso del cortile comune nel persistere della Covid-19: il jogging è consentito unicamente se praticato in solitario e comunque nel rispetto di debita distanza tra l'una e le altre persone che lo praticano, purché muniti di apposita mascherina. Nel caso in cui i joggisti siano numerosi, dovrà essere tra loro stabilita una turnazione per accedere agli appositi spazi usufruibili per l’attività, nonché indicata la tempistica massima di occupazione delle stesse.
La regola deve valere
purtroppo anche per il “gioco bimbi”, nel senso che i rispettivi
genitori devono adoperarsi affinché siano mantenute le giuste distanze
tra tutti i bambini che intendono frequentare il cortile.
Le cadute in cortile
Si tenga peraltro presente che il condominio non è tenuto a risarcire per la caduta nel cortile se l'infortunato conosca i luoghi e la visibilità sia adeguata. La disattenzione del danneggiato esclude, infatti, l'esistenza del nesso causale tra la cosa tenuta in custodia e il danno subito a meno che le condizioni del cortile non siono tali da costituire pericolo comunque ( Cassazione 16070/2019)
Si tenga peraltro presente che il condominio non è tenuto a risarcire per la caduta nel cortile se l'infortunato conosca i luoghi e la visibilità sia adeguata. La disattenzione del danneggiato esclude, infatti, l'esistenza del nesso causale tra la cosa tenuta in custodia e il danno subito a meno che le condizioni del cortile non siono tali da costituire pericolo comunque ( Cassazione 16070/2019)
Infine, non vanno
dimenticate le persone anziane, anch'esse spesso interessate,
soprattutto in questa situazione contingente, a frequentare con buon diritto il
cortile/ giardino, inteso questo come unica alternativa al
rimanere bloccati nelle proprie abitazioni: si pensi a quei grandi agglomerati
residenziali forniti di ampi spazi verdi, con panchine e vialetti
pedonali. Anche gli anziani devono rispettare gli stessi divieti di riunirsi in
gruppo, come magari sono abituati a fare, e di avvicinarsi oltre misura ad
altri condomini che, come loro, vedono nel cortile il luogo dove poter
continuare (o iniziare, in alcuni casi) l'attività ginnica oppure
per consentire ai propri figli almeno di uscire da casa pur restando
all'interno del cortile del proprio condominio.
Vietata l’«occupazione
abusiva»
Attenzione, però: la condotta del singolo condomino, consistente nella stabile occupazione mediante il parcheggio per lunghi periodi di tempo del proprio veicolo di una porzione del cortile, si configura come un abuso, perchè impedisce agli altri condomini di partecipare all'utilizzo dello spazio comune, ostacolandone illibero e pacifico godimento ( Cassazione 7618/2019 ). Questo principio si applica, evidentemente, anche a coloro che, stazionando ore nello spazio spesso angusto, impediscono agli altri di scendere a prendere una boccata d’aria.
Attenzione, però: la condotta del singolo condomino, consistente nella stabile occupazione mediante il parcheggio per lunghi periodi di tempo del proprio veicolo di una porzione del cortile, si configura come un abuso, perchè impedisce agli altri condomini di partecipare all'utilizzo dello spazio comune, ostacolandone illibero e pacifico godimento ( Cassazione 7618/2019 ). Questo principio si applica, evidentemente, anche a coloro che, stazionando ore nello spazio spesso angusto, impediscono agli altri di scendere a prendere una boccata d’aria.
Per approfondire:
● Animali di compagnia ai tempi del coronavirus. Quali regole in condominio?
● Animali di compagnia ai tempi del coronavirus. Quali regole in condominio?
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