mercoledì 13 gennaio 2016

ALFABETO ELETTORALE 2016



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A Assessori. C’è chi li accusa di aver tradito il sindaco e di essere saliti sul carro del vincitore, di averci scassato i cabasisi con la continuità pisapiana che altro non era il Michelisiano “istinto di autoconservazione in politica” e cioè la tutela del posto loro. Non condivido. Hanno fatto i fedelissimi fin che hanno potuto poi quando hanno capito che si preparava per loro una Jonestown hanno cercato di salvarsi. Sono loro a sentirsi traditi, sedotti e abbandonati. Certo un pizzico di stile in più, specie per alcune assessore, non avrebbe guastato: troppo rapide nell’applicare il “morto un papa se ne fa un altro”.
B Baruffe. Il termine baruffa in linguaggio chiozzotto, veneziano e toscano, significa confusione, mischia, azzuffamento di uomini o di donne, che gridano, si battono insieme. È il termine che meglio descrive quello che avviene in SEL. Partecipano? Non partecipano? Si alleano? Non si alleano? Si presentano? Non si presentano? Si espellono? Non si espellono? Balzani? Majorino?

C Candidati. Se durante le feste natalizie vecchi compagni di classe liceali e antiche fidanzatine dell’oratorio vi hanno chiamato per gli auguri, non è perché siete improvvisamente tornati simpatici ma perché i voti si contano e non si pesano e le preferenze sono rare (cosa rara, cosa cara). Ben 369 (leggasi trecentosessantanove) candidati nel 2011 presero tra 1 e 10 voti (non parlo di quelli che di voti non ne hanno preso neanche uno perché palesemente candidati farlocchi), ben 15 liste sono state sotto l’1% . Vediamo se si riesce a fare peggio
D Dimissioni. Obsoleta pratica invocata ai tempi di Berlusconi per la quale prima di candidarsi occorreva dimettersi da incarichi pubblici. In queste primarie assessorilmanageriali la ricorda solo un cippo marmoreo ideale eretto alla memoria di Ada Lucia De Cesaris, unica vittima del suo uso.
E Eventi / Endorsment. Si contano le presenze si scrutano le assenze, si litiga sui numeri, ci si affanna per salire sul palco, si cerca di mimetizzarsi tra la folla. Mi si nota di più se vado o non vado? Come mi vesto? Porto la famiglia? Quale? Ma sopratutto all’evento si parla dell’endorsment. Quelli che contano sono quattro: 1) del sindaco dato al 90% per la Balzani al 10% al silenzio; 2) di Repubblica. Balzaniana con qualche meches majoriniste; 3) del Corriere al 40% Sala, al 20% Balzani, per il resto in campana; 4) dell’apparato politico parlamentare del PD. I renziani con Sala come quelli che in generale sperano di essere rieletti. Con la Balzani gli altri. Con Majorino i romantici e quelli che sperano nella tutela delle specie in via di estinzione.
F Fesserie. La più clamorosa delle fesserie ripetuta come un mantra per mesi è: “prima il programma poi i candidati”. Che servisse a prendere tempo era evidente; che a oggi nessuno, nemmeno per scherzo, abbia prodotto qualcosa di diverso da un compitino da prima elementare della politica è indecoroso. Di certo risulta chiaro che su Area C, scali ferroviari, alleanze elettorali, Post Expo i candidati e i partiti hanno idee diverse. Scusate se è poco
G Giunta. Per qualche anno luogo dove si è elaborata la politica amministrativa. Da qualche tempo location del film “dieci piccoli indiani … e poi non rimase nessuno”.
H Harakiri. L’unico termine che mi viene in mente per definire la strategia di Pisapia, con uno stile però alla Forrest Gump o alla Candide. Prima del supremo gesto pare che leggesse Balzac: “La maggioranza degli esseri umani dimentica tutto, tranne di essere ingrata”.
I Inquisito. É l’arma segreta degli anti Sala: l’avviso di garanzia. Se vedete dei signori/e attempati/e danzare curiosamente nei parchi pubblici è perché emulano la danza della pioggia: stanno invocando il dio della procura, sperando nell’arrivo del temporale. Altri, specie nel centro destra, compulsano archivi.
J Jella. É politicamente scorretto ma quando vedo Nando Dalla Chiesa e Stefano Boeri autorità indiscusse del mondo dei trombati comunali supportare la Balzani suggerirei alla signora una qualche cautela del tipo recitare 30 volte al dì “Sciò sciò ciucciuvè … uocchio, maluocchio … funecelle all’uocchio … aglio, fravaglio, fattura ca nun quaglia, corne e bicorne, cape’e alice e cape d’aglio … diavulillo diavulillo, jesce a dint’o pertusillo … sciò sciò ciucciuvè … jatevenne, sciò sciò … “.
K Killer. C’è in tutte le campagne elettorali quello che si incarica del lavoro sporco. Alle precedenti primarie fu Onida per Boeri. A queste chi sarà?
L Liste. Frenesia da lista è quella malattia per cui con l’approssimarsi del voto decine di aspiranti leader, assessori, consiglieri pensano di misurarsi con una lista autonoma, in genere civicoqualchecosa. Frenesia che si riduce con l’approssimarsi della data ultima di presentazione delle stesse, perché le liste hanno bisogno di voti per vivere. Giova ricordare che alle elezioni comunali del 2011 ben 16 liste non ebbero eletti e a quelle del 2006, 21.
M Moglie. Si sa la colpa è sempre della moglie. Così la signora Sasso in Pisapia è stata accusata di a) aver costretto il marito a rinunciare b) aver costretto il marito a litigare con i fedelissimi arancioni c) aver costretto il marito a sostenere la Balzani. Il tutto per meschine ragioni a) ci abbiamo una certa età chi ce lo fa fa b) questi stronzi sono ingrati c) teniamo famiglia. Mi sembrano critiche da portinaia, vivaddio se si deve criticare il sindaco lo si faccia con più dignità senza prendersela con la moglie. Tra l’altro “riguardati ci hai una certa età” è uno slogan nazionale, lo dicono anche a me che ho quarant’anni.
N NCD. Misteriosa sigla che oltre alle Non Communicable Diseases identifica indispensabili supporter romani del governo Renzi, fondamentali protagonisti della compagine ministeriale che però a Milano genera un disgusto e provoca allergia. Curiosamente in prima fila con questa allergia i renziani locali. Faccio una previsione: guariranno quanto più ci si avvicinerà alla data di presentazione delle liste.
O Oblio. Sono tutti convinti che il 7 febbraio si elegge il sindaco. Dimenticando che le liste e i candidati si presentano a maggio e che si vota a giugno. Ricordiamo le parole dell’insigne Rosanna Fratello: Sono una donna, non sono una santaTre mesi sono lunghi da passare.
P Penatiani. L’accusa per molti giovani PD è stata quella di essere figliocci di Penati (che qualche qualità l’aveva visto che i ragazzi sono quanto di meglio prodotto dal Pd in questi anni). L’accusa riguarda tra gli altri Maran, senza ironia il mio assessore preferito (non ho la patente e uso quotidianamente i mezzi Atm), che ha pensato bene di scrollarsela di dosso con un finto autogol, confermando l’affermazione del giornalista “la Balzani non è una di noi”. Noi chi? I milanisti? I massoni? I boy scout? Gli scambisti? I Desposyni? Il mondato Penati ha colto l’occasione per ricordare che se uno dice cretinate non può essere penatiano. Ma con questa cretinata Maran è diventato il numero 1 del Pd pro-Sala. Mossa magistrale.
Q Quattrini. Le campagne elettorali siano esse primarie o reali si fanno con i danè. All’unanimità nessuno dei contendenti ne parla, aspettiamo fiduciosi anche perché al riguardo c’è una legge.
R Regione. Anche se non sembra le elezioni milanesi preparano quelle regionali. Quando Sala sarà sindaco restituirà il favore al suo più strenuo sponsor, ovvero Martina? Non che Pisapia sia stato di grande aiuto ad Ambrosoli, ma quello forse era un caso disperato.
S Salotti. Oggetto di invidia per tutto l’anno, i salotti diventano oggetto di reprimenda retorica in campagna elettorale. In genere chi per mesi ha agognato di esserci invitato ne parla male. Pura invidia. Non tutti i salotti milanesi sono uguali. Il salotto Kuliscioff (in mostra al Museo del Risorgimento ancora per poco) e il salotto Sarfatti hanno fatto la storia della città e non solo.
T Turno. Se ci sarà un secondo turno avremo una prova generale delle prossime politiche, sia in termini di comportamento dei partiti (alleanze, apparentamenti) sia in termini di comportamento degli elettori. Comportamenti alla francese o alla argentina?
U Unità. Quella che verrà proclamata l’8 febbraio. Tuttavia essendo le opinioni dei balzaniani le seguenti: “Non c’è differenza tra centrodestra e Sala. Majorino è alleato di Sala.“; quelle dei majorinisti “Non c’è differenza tra centrodestra e Sala. La Balzani è alleata di Sala.” quella dei saliani: “Non c’è differenza tra Balzani e Majorino, dietro ci sono gli estremisti e gli antirenzi. Sono alleati del centrodestra.”, e cito solo le opinioni riferibili, la proclamazione appare un po’ retorica.
 V Voti. Alle europee hanno votato in 585.000, alle regionali in 731.000, alla Camera in 732.000, alle comunali in 673.000. Questa volta? Per fare il consigliere ci vollero almeno 1.480 preferenze in Forza Italia, poco più di 300 nel Pd (dopo varie dimissioni), 400 nella Lega, 700 in SEL, 470 nei Civici, più di 500 in IDV e Sinistra per Pisapia, 1.885 nei radicali. Questa volta? I grillini presero il 3,5% alle comunali, il 14,2 alle europee, il 16,9 alla Camera. Questa volta? Alle primarie del 2010 votarono in 67.499, Pisapia ottenne il 45,36% contro il 40,16 di Boeri. Ferrante aveva preso 56.000 voti su 80.000 elettori. Questa volta?
W Wow. Esclamazione usata da molti quando si sono lette tra le firme dell’”accordo tra le forze politiche del centro sinistra milanese” quelle della Lista Moratti (Milly non quella vera), di Democrazia solidale, del Centro Popolare di Marcora. Lo stesso stupore degli abitanti di Betania ai tempi di “alzati Lazzaro e cammina”. Con una differenza: dopo la firma questi li hanno ritumulati.
X Fattore x. Dicesi di “Di cosa o persona sconosciuta, non identificata, non determinata” che potrebbe cambiare il corso della campagna. Parliamo di CL. Per alcuni una P2 degli affari manovrata da oscuri personaggi che è già infiltrata nel sistema di Sala per perpetuare il potere formigoniano e che snaturerebbe la coalizione. Per altri un pezzo del centro destra governativo che a fronte del nuovo corso renziano si sta spostando verso il centro sinistra rinsanguandone la componente moderata. Per me un organizzazione politica cattolico moderata tra le tante, elettoralmente neppure tanto importante.
Y Parliamo di sesso. Se vedete candidati compulsare nervosamente l’elenco dei cuori solitari non è per problemi di singletudine ma perché con la Legge n. 215 del 23 novembre 2012 è stato approvato il “riequilibrio delle rappresentanze di genere” nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Grazie a quanto previsto da questa legge, nelle elezioni amministrative i cittadini dei comuni superiori ai 5.000 abitanti potranno esprimere due preferenze purché riguardanti candidati di sesso diverso. Se si votano due persone dello stesso sesso, la seconda preferenza viene annullata quindi tutti alla ricerca dell’anima gemella.
Z Zone. Dovrebbero trasformarsi in piccoli municipi e difatti i candidati aumentano. Curiosamente mentre da mesi si discute di come e con quali alleanze scegliere il sindaco nessuno parla delle zone e dei loro presidenti eletti (forse) con lo stesso meccanismo. I motivi sono: 1) a nessuna persona non coinvolta direttamente importa alcunché 2) si dovessero fare delle primarie sbarellerebero tutti i conti delle nomenclature che qualcosa vogliono pur decidere 3) per i candidati a sindaco o consigliere le primarie di zona sono solo rogne e creano imperiture inimicizie. Oltretutto il regolamento è ancora da approvare. Con quale maggioranza? Vedrete che si troverà una qualche ragione per ritardare e rinviare.
Walter Marossi
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1 commento:


  1. Sono la signore Maria Zucchi io sono alla ricerca di prestito di denaro da molti mesi. Ma fortunatamente ho visto prove fatte da molte persone sul sig. Pierluigi, così

    la ho contattata per ottenere il mio prestito dell'importo di 70.000€ per regolare i miei debiti e realizzare il mio progetto. C è con il signore. Pierluigi che la vita,

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