Ormai è un dato di fatto. L’amministrazione Pisapia, che aveva promesso di risolvere la piaga della disoccupazione dei milanesi, ha fallito. E la battaglia per lo sviluppo economico è stata persa.
LE SPINE DI PALAZZO MARINO – Occupazione, sviluppo, crescita, riqualificazione. Le sfide perse di Pisapia in ambito economico non si contano. Senza contare il mancato rilancio e soluzione di vari punti critici della vita cittadina: per esempio Scali ferroviari e Ortomercato. Dopo la pausa natalizia saranno molti i milanesi che saranno ancora senza lavoro. I dati sull’occupazione nel capoluogo lombardo infatti non migliora rispetto a dodici mesi fa. Una giunta che secondo molti ha dimostrato inerzia anche sui temi economici, lasciando un’eredità infinitesimale dal punto di vista progettuale. Nessun piano di sviluppo concreto, nessuna visione sul futuro dei lavoratori milanesi. Solo, purtroppo, una tassazione da record.
L’ATTACCO – “La maggioranza ha messo colpevolmente da parte il bene della comunità per il vergognoso scontro politico che si sta consumando all’interno della coalizione di sinistra in vista delle primarie”, dichiara Corrado Passera, che attacca la gestione Pisapia-Balzani. “Il candidato-commissario-Amministratore Delegato da sempre di sinistra, incorruttibile, che invoca continuità con l’attuale amministrazione, si vanta di aver creato “tanto tanto lavoro”, riferendosi a quello temporaneo, quando non addirittura gratuito, attivato con Expo: ben altra quantità e qualità di lavoro servono ai milanesi che hanno raggiunto il record storico della disoccupazione. Per rilanciare il mercato del lavoro e quindi lo sviluppo di Milano”, conclude Passera “ci vorrebbe una visione strategica a lungo termine. Quello che Pisapia e Balzani non sono stati in grado di dare”.
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