giovedì 25 ottobre 2018

Meno pensioni di vecchiaia, aumentano quelle anticipate nel 2018

<Diminuiscono le pensioni di vecchiaia nel 2018, dato opposto per quella anticipata trainata dalle novità introdotte per i lavoratori precoci. I dati sono stati pubblicati nell'Osservatorio INPS sui flussi di pensionamento.>


Andare in pensione è sempre più difficile, salvo i casi in cui non si ha diritto alla pensione anticipata.
È questo uno degli elementi che emerge dall’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento pubblicato dall’INPS il 25 ottobre 2018.
Nel 2018 è diminuito il numero di pensioni di vecchiaia mentre al contrario si è registrato un notevole incremento delle pensioni di anzianità/anticipate.
dati pubblicati dall’INPS riflettono quelle che sono state le principali novitàin materia di pensione nel 2018 rispetto al 2017. In primis l’equiparazione dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione tra uomini e donne e in secondo luogo le novità in materia di prepensionamento introdotte dalla scorsa Legge di Bilancio a partire dal 1° gennaio 2018 per i lavoratori precoci.
Pensione di vecchiaia e anticipata: i dati pubblicati dall’INPS
A riassumere i contenuti dell’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento con i dati delle pensioni decorrenti nel 2017 e nei primi nove mesi del 2018 è il comunicato stampa pubblicato il 25 ottobre 2018 dall’INPS.
L’Istituto effettua costantemente il monitoraggio dei dati di pensione di vecchiaia e anticipata e, con la rilevazione effettuata il 2 ottobre 2018, sono state prese in esame le seguenti gestioni:
  • Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD);
  • coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
  • artigiani e commercianti;
  • lavoratori parasubordinati;
  • assegni sociali.
I risultati emersi rispecchiano le conseguenze delle due importanti misure in materia di pensione con decorrenza dal 2018.
Così come riporta l’INPS, mentre nel 2017 sia i requisiti di età per la vecchiaia che quelli di anzianità per la pensione anticipata sono rimasti immutati rispetto al 2016, nel 2018 si conclude il percorso di equiparazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne nel settore dei dipendenti privati e dei lavoratori autonomi. La pensione di vecchiaia per queste categorie, infatti, nel 2018 verrà erogata al raggiungimento dell’età di 66 anni e sette mesi sia per gli uomini che per le donne.
Per quanto riguarda la pensione anticipata, invece, per il 2018 non sono previsti cambiamenti nei requisiti per la generalità dei lavoratori, ma viene introdotta la possibilità di pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi per i lavoratori precoci (12 mesi di contributi maturati entro il compimento dei 19 anni di età e in una determinata condizione di tutela stabilita dalla norma), nei limiti dei fondi annualmente stanziati e con richiesta di certificazione dei requisiti per l’accesso al beneficio entro il 1° marzo 2018.
Pensione di vecchiaia, anticipata e assegni sociali 2018
Il totale delle pensioni di vecchiaia e di anzianità e anticipate erogate nei primi mesi del 2018 è stato inferiore rispetto a quelle relative allo stesso periodo del 2017. Lo stesso andamento si osserva nelle tre principali gestioni dei lavoratori autonomi, anche se in modo meno pronunciato. Così come osservato dall’INPS, la differenza è riconducibile essenzialmente all’aumento del requisito di età per la pensione di vecchiaia delle donne.
Stesso effetto anche per gli assegni sociali:
Gli assegni sociali liquidati nei primi nove mesi del 2018 sono di entità molto esigua rispetto al valore rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente, in quanto si è innalzato di un anno il requisito di età utile per la liquidazione dell’assegno.
Trend opposto invece per le pensioni anticipate che, rispetto a quelle di vecchiaia, hanno registrato un picco nel 2018 rispetto a quelle erogate nel 2017.
Pensione anticipata, cresce il numero degli assegni di anzianità
Osservando gli indicatori statistici dei primi nove mesi del 2018 l’INPS ha rilevato un peso decisamente superiore delle pensioni di anzianità/anticipate su quelle di vecchiaia rispetto al dato annuo del 2017.
“Questo perché i requisiti per le pensioni di vecchiaia si sono innalzati per le donne, mentre quelli relativi alle pensioni di anzianità/anticipate sono rimasti uguali all’anno precedente e sono più consistenti le uscite anticipate per i cosiddetti lavoratori precoci”.
È questo quanto sottolineato dall’INPS che conclude evidenziando come per lo stesso motivo anche le pensioni di invalidità sono cresciute rispetto a quelle di vecchiaia nel 2018 rispetto al 2017.
La relazione si inverte, invece, nell’indicatore che rappresenta il peso percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili, a causa dell’innalzamento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia per le donne.

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