"Il
35% degli anziani in Campania non ha assistenza sanitaria e sociale. Si tratta
di soggetti fragili, che hanno bisogno di cure, e pertanto sono a forte
rischio. L'Osservatorio Regionale per la Terza Età monitorerà le condizioni di
vita degli anziani.e vigilerà sulla qualità dell'assistenza che viene erogata
nelle strutture sul territorio". La denuncia è di Salvatore Isaia,
presidente di Anaste Campania - Associazione Nazionale Strutture per la Terza Età,
nel giorno in cui nasce l'Osservatorio Regionale per la Terza Età.
"Da oltre otto anni in Campania i cittadini sono costretti a pagare privatamente le prestazioni sanitarie negli ultimi quattro mesi dell'anno, con gravi ripercussioni per gli anziani che non hanno disponibilità economiche. L'Osservatorio - ha continuato - sarà uno strumento a disposizione per la formazione professionale di figure sanitarie, collaborando con le università. Si tratta di una mossa importante da parte di Anaste, associazione di categoria per la terza età che rappresenta circa 2500 posti letto nella regione".
"L'invecchiamento della popolazione italiana - ha spiegato Pietro Russo, numero uno di Confcommercio Imprese per l'Italia della Provincia di Napoli - ci costringe a ripensare radicalmente alcuni fondamenti del nostro sistema sociale sul piano del welfare e dell’assistenza, su quello della vivibilità e della fruibilità dei servizi. Il mondo dell’impresa può fare moltissimo per garantire una qualità della vita migliore agli anziani, in particolare le piccole aziende del terziario che giocano un ruolo fondamentale nel garantire la qualità della vita nel territorio".
"L'Osservatorio sarà interlocutore delle istituzioni sulle politiche sulla terza età, che sono a cavallo tra il sociale e il sanitario", ha evidenziato Raffaele Topo, presidente della commissione Sanità e Sicurezza Sociale del consiglio regionale della Campania. "In questi cinque anni di consiliatura, oltre a mettere in ordine i conti, puntiamo a garantire migliori livelli assistenziali là dove oggi sono presenti evidenti lacune. E' importante che questo Osservatorio possa vigilare sul lavoro delle istituzioni, pertanto collaboreremo insieme".
Secondo Francesco Moxedano, presidente del gruppo consiliare regionale Misto, "è necessario intervenire in modo diverso sulle politiche in merito alla terza età: meno tagli ma più investimenti nel settore, a supporto delle persone più fragili".
"La formazione riveste un ruolo fondamentale - ha sottolineato Nicola Ferrara, ordinario di Medicina Interna e Geriatria dell'Università Federico II di Napoli - l'evoluzione delle conoscenze da una parte e delle esigenze dall'altra sono così rapide che solamente un'educazione continua ci permette di avere un personale adeguato".
"La nascita di quest'Osservatorio deve inquadrarsi come un meccanismo socio-sanitario in cui tutelare a 360 gradi le esigenze degli anziani - è la riflessione di Gaetano D'Onofrio, direttore sanitario dell'Azienda Universitaria Federico II - Parliamo di uno strumento che può contribuire a innestare un percorso virtuoso di riflessione culturale e organizzativa, permettendo l'ottimizzazione del sistema".
A fargli eco Gianfranca Ranisio, del dipartimento di Scienze Sociali della Federico II: "E' molto importante che ci sia un monitoraggio sulla terza età e un'attività di prevenzione e controllo sul territorio che possa portare all'organizzazione di strutture adeguate, visto che i bisogni delle persone anziane sono molto complessi. Bisogna quindi lavorare in maniera adeguata sul territorio, facendo in modo che questo possa essere attrezzato per rispondere alle esigenze dei cittadini".
"Un sistema diverso per gli anziani è possibile - ha detto Armando Coppola, presidente della IV Municipalità del Comune di Napoli - Con la prevenzione e con le terapie adeguate possiamo migliorare la qualità di vita delle persone della terza età".
"Il nostro obiettivo - ha spiegato Sebastiano Capurso, vicepresidente nazionale Anaste - è quello di diffondere le problematiche relative all'assistenza agli anziani, riportando il dibattito al centro dell'opinione pubblica".
In conclusione, Domenico Falco, presidente
"Da oltre otto anni in Campania i cittadini sono costretti a pagare privatamente le prestazioni sanitarie negli ultimi quattro mesi dell'anno, con gravi ripercussioni per gli anziani che non hanno disponibilità economiche. L'Osservatorio - ha continuato - sarà uno strumento a disposizione per la formazione professionale di figure sanitarie, collaborando con le università. Si tratta di una mossa importante da parte di Anaste, associazione di categoria per la terza età che rappresenta circa 2500 posti letto nella regione".
"L'invecchiamento della popolazione italiana - ha spiegato Pietro Russo, numero uno di Confcommercio Imprese per l'Italia della Provincia di Napoli - ci costringe a ripensare radicalmente alcuni fondamenti del nostro sistema sociale sul piano del welfare e dell’assistenza, su quello della vivibilità e della fruibilità dei servizi. Il mondo dell’impresa può fare moltissimo per garantire una qualità della vita migliore agli anziani, in particolare le piccole aziende del terziario che giocano un ruolo fondamentale nel garantire la qualità della vita nel territorio".
"L'Osservatorio sarà interlocutore delle istituzioni sulle politiche sulla terza età, che sono a cavallo tra il sociale e il sanitario", ha evidenziato Raffaele Topo, presidente della commissione Sanità e Sicurezza Sociale del consiglio regionale della Campania. "In questi cinque anni di consiliatura, oltre a mettere in ordine i conti, puntiamo a garantire migliori livelli assistenziali là dove oggi sono presenti evidenti lacune. E' importante che questo Osservatorio possa vigilare sul lavoro delle istituzioni, pertanto collaboreremo insieme".
Secondo Francesco Moxedano, presidente del gruppo consiliare regionale Misto, "è necessario intervenire in modo diverso sulle politiche in merito alla terza età: meno tagli ma più investimenti nel settore, a supporto delle persone più fragili".
"La formazione riveste un ruolo fondamentale - ha sottolineato Nicola Ferrara, ordinario di Medicina Interna e Geriatria dell'Università Federico II di Napoli - l'evoluzione delle conoscenze da una parte e delle esigenze dall'altra sono così rapide che solamente un'educazione continua ci permette di avere un personale adeguato".
"La nascita di quest'Osservatorio deve inquadrarsi come un meccanismo socio-sanitario in cui tutelare a 360 gradi le esigenze degli anziani - è la riflessione di Gaetano D'Onofrio, direttore sanitario dell'Azienda Universitaria Federico II - Parliamo di uno strumento che può contribuire a innestare un percorso virtuoso di riflessione culturale e organizzativa, permettendo l'ottimizzazione del sistema".
A fargli eco Gianfranca Ranisio, del dipartimento di Scienze Sociali della Federico II: "E' molto importante che ci sia un monitoraggio sulla terza età e un'attività di prevenzione e controllo sul territorio che possa portare all'organizzazione di strutture adeguate, visto che i bisogni delle persone anziane sono molto complessi. Bisogna quindi lavorare in maniera adeguata sul territorio, facendo in modo che questo possa essere attrezzato per rispondere alle esigenze dei cittadini".
"Un sistema diverso per gli anziani è possibile - ha detto Armando Coppola, presidente della IV Municipalità del Comune di Napoli - Con la prevenzione e con le terapie adeguate possiamo migliorare la qualità di vita delle persone della terza età".
"Il nostro obiettivo - ha spiegato Sebastiano Capurso, vicepresidente nazionale Anaste - è quello di diffondere le problematiche relative all'assistenza agli anziani, riportando il dibattito al centro dell'opinione pubblica".
In conclusione, Domenico Falco, presidente
Alla manifestazione è intervenuto Massimo Trucco, segretario regionale FSI che ha annunciato un bando per l'assegnazione di borse di studio a favore di figure professionali per l'assistenza degli anziani.
FONTE LA REPUBBLICA
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