lunedì 3 febbraio 2020

Grande la confusione sotto il cielo d’Italia: ma la situazione non è eccellente



Meno male che ci sono gli avvocati della Camera penale di Milano che…. quando è troppo è troppo. La loro civile protesta è l’unica sorgente di speranza di fronte a tanta indifferenza per lo stato della nostra giustizia.
Grande è la confusione sotto il cielo ma lo stellone d’Italia non brilla più. Dunque, al contrario di quanto affermava Mao, la situazione non può considerarsi eccellente. Ci sono fior di forcaioli che fanno per una volta, e a modo loro, i garantisti. Hanno deciso che i giudici che vogliono processare Salvini per sequestro di persona in realta’ intendono eliminarlo per via giudiziaria dalla scena politica. Garantisti con il culo dei poveri cristi, trattenuti contro la loro volonta’ a bordo di qualche nave, dei quali a loro non frega una beneamata mazza. Il PD, al contrario, ci ha provato a fare il “vero” garantista. Ma, per non mettere a repentaglio l’alleanza con i 5Stelle, riscopre i suoi cromosomi giustizialisti legati all’antico passato comunista e cattocomunista di una parte dei suoi militanti. E accetta che ancora una volta siano i poveri cristi a pagare il conto di una giustizia che considera sacra l’inquisizione e detestabili le garanzie e le difese dei cittadini. E’ il prezzo che il PD ritiene congruo pagare ad un partito, 5Stelle, che sulla abolizione della prescrizione tiene duro, nonostante ormai abbia perso ogni connotato originario e identitario. Nel partito dell’uno vale uno è in corso una processionaria in uscita perché persino deputati senatori, sindaci e assessori si sono accorti di non contare proprio niente: tutte le decisioni sono nelle mani di un soviet sempre più ristretto. Lo streaming e la trasparenza sono stati una presa per i fondelli esplosa in tutta la sua evidenza perché i processi decisionali sono avvolti dal buio più profondo. Eppure, guarda caso, dopo avere smantellato pezzo per pezzo la loro confusa identita’, i seguaci di Grillo tengono duro su un solo punto: l’abolizione della prescrizione. Meno male che ci sono gli avvocati della Camera penale di Milano che…. quando è troppo è troppo. La loro civile protesta (hanno abbandonato la sala della inaugurazione dell’anno giudiziario) è l’unica sorgente di speranza di fronte a tanta indifferenza per lo stato della nostra giustizia. A rappresentare il CSM, avevano mandato niente di meno che Pier Camillo Davigo. Cioè: la voce dell’organo di autogoverno della magistratura affidata a uno che passa il tempo tra studi televisivi e interviste ai giornali per trasmettere un verbo che dire indigesto è fare un complimento. Infatti il verbo è che la santa inquisizione è l’unica verita’. Che gli uomini (e le donne) sono tutti colpevoli non ancora scoperti e che farebbero bene a consegnarsi subito. Che gli avvocati sono dei trafficoni che hanno l’ardire di volere ritardare e, peggio, intralciare il corso della Giustizia infallibilmente esercitata da donne e uomini in toga altrettanto infallibili. Prima che questo esaltato cominciasse a parlare, gli avvocati milanesi lo hanno mandato a quel paese. E meno male!
Per Mao e per Confucio, la confusione sotto il cielo rappresentava una situazione eccellente perché favorevole ai cambiamenti. Ma stiamo attenti alla nostra confusione. Potrebbe riportarci molto, anzi troppo indietro.
Nicola Cariglia

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