Sono 2.118 i decessi da coronavirus e 74.576 i contagi. "C'è un rallentamento ma non abbassare la guardia". Fuori dalla Cina oltre mille casi e 7 morti
La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese ha reso noto che ieri sono stati rilevati 114 nuovi decessi da coronavirus e 394 contagi aggiuntivi, facendo salire il totale, rispettivamente a 2.118 e 74.576. I nuovi casi sono un drastico calo dai 1.749 di martedì, fino ai minimi da un mese circa. Hubei ha segnalato 349 altri contagi dopo la rimozione di 279 casi risultati negativi ai test dell’acido nucleico. La Cina ha cambiato (protocollo ‘No. 6 trial’) in parte i parametri di prevenzione e controllo, consentendo all’Hubei di rimuovere i “clinicamente diagnosticati”.
Gli sforzi cinesi per il
controllo dell’epidemia di coronavirus “stanno funzionando”: è quanto ha detto
il ministro degli Esteri Wang Yi, vedendo nella riduzione di nuovi casi il
risultato della “robusta azione” messa in campo contro l’epidemia. “La Cina sta
non solo proteggendo la sua gente, ma anche il resto del mondo”, ha aggiunto
Wang, parlando a un appuntamento dell’Asean in Laos.
L’esperto: “Sicuro
rallentamento del contagio, ma non abbassare la guardia”
L’epidemia del nuovo
coronavirus sta venendo letteralmente “soffocata dalle misure eccezionali che
la Cina ha deciso di adottare”, ma anche se “il rallentamento è sicuro non
bisogna abbassare la guardia”: è l’analisi del fisico esperto di sistemi complessi
Alessandro Vespignani, direttore del Network Science Institute della
Northeastern University di Boston Vespignani, che sta studiando la diffusione
del virus SarsCoV2 fin dall’esordio. “C’è una forte evidenza - ha aggiunto -
che l’epidemia sia rallentata per le misure straordinarie”.
Due morti sulla Diamond
Princess. Due persone contagiate dal coronavirus a bordo
della Diamond Princess, la nave da crociera attraccata a Yokohama, sono
decedute: lo riferisce la tv pubblica nipponica NHK.
In Corea una donna è
superdiffusore. Altri 31 casi. La Corea del Sud ha
annunciato altri 31 casi di coronavirus, portando il totale delle infezioni nel
Paese a quota 82 e facendo aumentare i timori di contagio. Dei 31 nuovi casi,
30 sono a Daegu, a 300 km a sudest di Seul, l’altro è a Seul, secondo una nota
del Korea Center for Disease Control and Prevention. Il 31/mo degli 81 noti
pazienti è considerato un “super diffusore” dato che si ritiene abbia
contagiato almeno altre 15 persone venendo a contatto con altre 166: è una
donna molto attiva nella comunità di una parrocchia cristiana di Daegu.
Oms: “Fuori dalla Cina 1076
casi in 26 Paesi (più della metà sulla nave). Sette morti”
“Fuori dalla Cina ci sono
1.076 casi di Covid-19 (641 sulla nave in quarantena in Giappone) in 26 Paesi,
con 7 decessi”., lo ha reso noto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom
Ghebreyesus, nel suo briefing quotidiano. “Nelle ultime 24 ore - ha aggiunto -
la Repubblica islamica dell’Iran ha riportato 5 casi, di cui 2 decessi”.
Bene le borse, sale anche
l’oro. La Banca centrale taglia il prime rate. Continua
la corsa dell’oro sulla scia dei timori provocati dall’impatto del coronavirus
sull’economia. Il prezzo del bene rifugio per eccellenza arretra leggermente a
1.609,59 dollari, dopo aver toccato un picco di 1.612,62 dollari l’oncia, il
top dal marzo 2013. In rally anche il palladio che sale dello 0,5% a 2.731
dollari l’oncia.
Il taglio del prime rate da
parte della Banca centrale cinese (Pboc) mette le al alle Borse che,
grazie anche al numero di nuovi contagi da coronavirus ai minimi dal 23
gennaio, chiudono la seduta in rally: l’indice Composite di Shanghai vola
dell′1,84%, a 3.030,15 punti, mentre quello di Shenzhen balza del 2,15%, a
quota 1.886,14. La Pboc ha limato i loan prime rate (Lpr), tra i tassi
preferenziali offerti dalle banche commerciali ai clienti migliori: l’Lpr a un
anno scende al 4,05% dal precedente 4,15%; quello a 5 anni al 4,75% dal 4,8%.
La Banca centrale cinese si
muove a sostegno del credito nel mezzo delle pressioni dell’epidemia del
coronavirus, varando una sforbiciata ai loan prime rate (Lpr), uno dei tassi
preferenziali offerti dalle banche commerciali ai clienti migliori e un
riferimento sui tassi applicati agli altri prestiti: l’Lpr a un anno, spiega
una nota, è sceso al 4,05% dal precedente 4,15%; quello a 5 anni al 4,75% dal
4,8%. La misura vuole aiutare la liquidità del sistema bancario sul fronte degli
finanziamenti alle imprese.
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