Gli anziani necessitano di una razione giornaliera doppia di proteine rispetto alla dose giornaliera raccomandata. A suggerirlo, in uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Physiology—Endocrinology and Metabolism, sono i ricercatori della University of Arkansas for Medical Sciences di Little Rock (Usa), secondo cui non conta come sia distribuito il consumo di proteine nell'arco della giornata, ciò che importa è aumentarne la quantità per poter conservare un'adeguata massa muscolare.
La ricerca è stata condotta su 20 persone di età compresa tra i 52 e i 75 anni, che sono state suddivise in quattro diversi gruppi. I soggetti capitati nel primo dovevano assumere, per quattro giorni, la dose giornaliera raccomandata di proteine, pari a 0,8 grammi al giorno, distribuita nei tre diversi pasti in egual modo (33% a colazione, pranzo e cena). I partecipanti assegnati al secondo gruppo dovevano assumere la stessa concentrazione di proteine, ma in quantità differenti durante l'arco della giornata (15% a colazione, 20% a pranzo e 65% a cena). I volontari del terzo e del quarto gruppo, infine, dovevano consumare una razione doppia di proteine, pari a circa 1,5 g al giorno, distribuita equamente o in quantità differenti nei diversi pasti. Al termine dell'esperimento, gli studiosi hanno osservato che la suddivisione delle proteine attraverso i pasti non aveva avuto effetti significativi. Al contrario, l'introito totale assunto aveva fatto la differenza: la dose maggiore aveva aumentato il bilancio proteico e la sintesi proteica muscolare.
“Anche se il tipo di distribuzione delle proteine, spiegano gli autori, non ha avuto un impatto significativo, abbiamo osservato che il maggiore apporto proteico ha influenzato il bilancio e lasintesi proteica muscolare di tutto l'organismo. L'intero bilancio proteico risultava maggiore con un consumo di proteine superiore alla dose giornaliera raccomandata".
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