I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro, unitamente alla Polizia Municipale, hanno eseguito un provvedimento del GIP del Tribunale di Bologna, che ha disposto il sequestro preventivo del conto corrente e del relativo conto titoli intestati al presidente di un centro anziani situato nella Valle dell’Idice, denunciato dai Carabinieri per appropriazione indebita (procedibile d’ufficio), con l’aggravante di aver commesso il fatto con l’abuso di relazioni d’ufficio.
Le indagini sono partite durante un accertamento sulla regolarità della
gestione contabile, amministrativa e patrimoniale del centro sociale che gli
inquirenti avevano recentemente avviato, accertando inconfutabili elementi di irregolarità e responsabilità a carico del presidente
che, con più azioni del medesimo disegno criminoso, nel periodo compreso dal
novembre 2011 ad oggi, ha quasi azzerato la consistenza dei fondi giacenti nel
conto corrente intestato al centro: c/c attuale di 2.323,78 euro, contro il
saldo del 30/11/2011, allorquando si dimise il vicepresidente del centro che si
occupava anche della gestione degli incassi, di 6.505,00 euro; c/c titoli,
contenente dei titoli per un valore nominale attuale di 5.000,00 euro, contro i
50.000,00 euro presenti alla data del 30/11/2011. Inoltre, gli inquirenti hanno
rilevato che il presidente sarebbe responsabile anche di non aver versato gli
incassi nel c/c del centro sociale che nel 2006 sono stati di 39.543, nel 2013
di 14.315 e nel 2014 di appena 150,00 euro, senza che l’indagato abbia mai
provveduto a presentare all’assemblea dei soci per la relativa approvazione,
alcun bilancio sulla sua “manageriale” gestione.
Dalle testimonianze raccolte
dai Carabinieri è emerso che il presidente era diventato
talmente arrogante nei confronti dei soci che volevano maggior trasparenza del suo operato, tanto da allontanarli
dal centro che da spazio sociale e ricreativo stava cominciando ad assumere le
sembianze di un’azienda privata. L’attività investigativa degli uomini
dell’Arma è stata preceduta da alcuni accertamenti amministrativi svolti a
novembre scorso con gli agenti della Polizia Municipale che hanno portato alla
contestazione, sempre a carico del presidente, di una serie di violazioni con
sanzioni pecuniarie di 1.340,00 euro e all’ordinanza comunale di
cessazione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande ai soci, ponendo
come condizioni per la riapertura il rispetto degli obblighi di sorveglianza,
l’esibizione dello statuto regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate,
l’esibizione della documentazione attestante le ultime tre elezioni del
presidente del Centro Sociale e la verifica dell’Affiliazione all’ente morale
riconosciuto dall’Associazione ANCeSCAO. Indifferente a qualsiasi
provvedimento, il presidente ha proseguito la gestione a modo suo, ma il 2
gennaio 2015 i militari e gli agenti della PM sono andati a fare visita al
Centro Sociale aperto e perfettamente funzionante, tanto che le vetrine del
bancone del bar erano assortite di cornetti, paste e dolcetti appena sfornati
che avrebbero potuto garantire la colazione a decine di clienti. Ma questo non
è avvenuto perché i Carabinieri, dopo aver deferito il presidente per
inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, hanno messo sotto sequestro
amministrativo i locali del centro sociale
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