domenica 5 gennaio 2020

Parco de Politecnico: al via il taglio degli alberi tra proteste e polizia


I residenti sono contrari al taglio degli alberi del parco per creare spazio per la costruzione di un nuovo edificio del Dipartimento di Chimica

Parco dePolitecnico: al via il taglio degli alberi tra proteste e polizia
Il Politecnico di Milano comunica che "sono stati abbattuti 35 alberi e si è predisposto lo spostamento di altri 22 alberi dei 57 totali interessati dall'intervento" nel parco del Campus Bassini dell'ateneo. "Il Politecnico - si legge in una nota - con il prosieguo dei lavori sta dando seguito a quanto deciso dal Senato accademico il 18 novembre 2019 e in coerenza con quanto detto durante la seduta della Commissione Consiliare Mobilità, Trasporti, Politiche Ambientali, Energia, Protezione Civile, Animali e Verde del 6 dicembre 2019. In particolare, si è provveduto come previsto all'abbattimento di 35 alberi e si è predisposto lo spostamento dei 22 alberi dei 57 totali interessati dall'intervento". L'ateneo "conferma la disponibilità a tutte le compensazioni che emergeranno dal tavolo di lavoro, già richiesto, che vede coinvolti gli esperti dell'Università degli Studi di Milano, del Municipio 3 e del Comune di Milano".


"Non è una potatura perché stanno tagliando gli alberi alla base - riferisce all'AGI la professoressa Azzellino - da quello che sappiamo dal cantiere, l'ordine è spostarne una ventina a abbattere gli altri. Quindi le parole del Rettore, che prometteva lo spostamento di tutti e 57 gli alberi (in tutto sono 140, ndr) che ostacolano la costruzione del nuovo edificio erano solo una 'battuta'”. In effetti anche il Politecnico conferma in una nota diffusa al termine delle operazioni che, a dispetto del cartello, "sono stati abbattuti 35 alberi e si è predisposto lo spostamento dei 22 alberi dei 57 totali interessati dall'intervento". L'ateneo rivendica che quanto accaduto oggi "sta dando seguito a quanto deciso dal senato accademico il 28 novembre 2019 in coerenza con quanto detto durante la Commissione Ambiente in Comune". “E'un'iniziativa scellerata – afferma la signora Betta, botanica impegnata nel comitato per la difesa del parco – qui ci sono degli alberi bellissimi: magnolie, cedri, platani ma soprattutto c’è un ecosistema che stanno distruggendo. Dove andranno ora gli uccellini a nidificare?”.


Per Sergio, rappresentante del movimento ‘Fridays for future’, “a Milano il suolo è considerato solo uno spazio su cui edificare e parcheggiare. Il sindaco Sala ha dichiarato l'emergenza climatica e organizzato il 'Capodanno per il futuro', ma il Comune ha dato parere favorevole all'abbattimento degli alberi. Le istituzioni sono ambientaliste solo a parole". Il ricercatore Alessandro Dama evidenzia che “il Politecnico in due mesi non ha accettato nessun tavolo di trattativa e il Comune non ha vigilato sull’operazione di trasferimento degli alberi, convocando un’altra commissione”.

Una giornata di proteste
Dalle prime ore del mattino è stato portato avanti il taglio degli alberi, alcuni secolari, del Campus Bassini del Politecnico di Milano alla presenza di un massiccio dispiego delle forze dell'ordine e tra le proteste di studenti e abitanti del quartiere che hanno esposto diversi striscioni tra cui uno dove si legge: "Politecnico e Comune ordinano. Gli alberi muoiono. Resta, Sala, Maran vergogna!". Stando a un cartello affisso dalla ditta 'Spectrum', che sta svolgendo i lavori per conto dell'Ateneo, si tratterebbe di una "potatura preliminare propedeutica alle operazioni di spostamento degli alberi" in vista della costruzione di un nuovo edificio del Dipartimento di Chimica al posto del parco che ha un'area di circa 6.000 mq.
"Assassini, criminali", hanno urlato alcuni cittadini a ogni tonfo al suolo delle piante tagliate. "Salviamo gli alberi del Campus Bassini, non ci resta che piangere", è scritto su un altro striscione firmato da studenti, residenti e docenti.
Sul posto sono intervenute  tre camionette della polizia, una dei carabinieri, diversi agenti della Digos e agenti della polizia Locale. "A Milano il suolo è considerato solo uno spazio su cui edificare e parcheggiare - dice Sergio, studente della Statale e animatore del movimento 'Fridays for future' - non c'è nessuna consapevolezza delle poche zone vergini, come questa, non ancora 'costruite'. Il sindaco Sala ha dichiarato l'emergenza climatica e organizzato il 'Capodanno per il futuro', ma il Comune ha dato parere favorevole all'abbattimento degli alberi. Le istituzioni sono ambientaliste solo a parole".     Il progetto del Politecnico di costruire la nuova palazzina al posto del parco è oggetto di un'intesa Stato-Regione Lombardia perfezionata nel settembre dello scorso anno. In una lettera inviata da professori, comitati di cittadini e associazioni ambientaliste a Sala, al presidente della Regione Attilio Fontana e ai ministri competenti, si legge che "all'impatto devastante dell'operazione non corrisponde alcuna effettiva misura di adeguata compensazione, senza che siano state vagliate tutte le alternative possibili nel quartiere dove c'è un rilevante patrimonio pubblico immobiliare sostanzialmente dismesso che attende solo di essere riqualificato". Nei giorni scorsi, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Milano sulla vicenda.
"Fare nuovi laboratori di chimica è sicuramente cosa buona e giusta; farli abbattendo alberi e consumando suolo è non solo sbagliatissimo ma è contro il Nuovo Piano di Governo del Territorio". Queste le parole di Carlo Monguzzi, Presidente Commissione Mobilità, Ambiente, Verde del Comune di Milano. "Bastava aspettare il già deciso esodo della Statale da Città Studi all’area Ex-Expo e utilizzare parte degli edifici lasciati liberi. Abbattere alberi sani e rigogliosi in piena emergenza climatica e nello stesso giorno decidere il blocco del traffico contro lo smog è veramente bizzarro e contraddittorio. Provo rabbia per gli alberi e vergogna per gli impegni presi dal Politecnico in Commissione Ambiente, e cioè di istituire un Tavolo Tecnico di confronto sulla sorte di tutti gli alberi di quell’area. Cosa che non è mai avvenuta. Dove diavolo è finita questa promessa? Quale credibilità avrà d’ora in poi il Politecnico quando parlerà di sviluppo sostenibile? Per ironia della sorte poi oggi viene proclamato dalla Regione il blocco del traffico per l’emergenza smog. Un blocco finto, inutile e veramente patetico. Le misure antismog per avere efficacia devono essere strutturali, devono essere applicate tutti i giorni e senza le sbagliatissime deroghe (scatola nera) sui diesel. E’ una giornata molto brutta per me, ma anche nella sostanza e nel danno di immagine per il mio Comune, da cui mi sarei veramente aspettato, per il verde e per lo smog, molto di più".
PER SAPERNE DI PIU',CLICCA QUI


Nessun commento:

Posta un commento