I residenti sono contrari al taglio degli alberi del parco per creare spazio per la costruzione di un nuovo edificio del Dipartimento di Chimica
Parco dePolitecnico: al via il taglio degli alberi tra proteste e polizia
Il Politecnico di Milano comunica che "sono stati abbattuti 35 alberi e si
è predisposto lo spostamento di altri 22 alberi dei 57 totali interessati
dall'intervento" nel parco del Campus Bassini dell'ateneo. "Il
Politecnico - si legge in una nota - con il prosieguo dei lavori sta dando
seguito a quanto deciso dal Senato accademico il 18 novembre 2019 e in coerenza
con quanto detto durante la seduta della Commissione Consiliare Mobilità,
Trasporti, Politiche Ambientali, Energia, Protezione Civile, Animali e Verde
del 6 dicembre 2019. In particolare, si è provveduto come previsto
all'abbattimento di 35 alberi e si è predisposto lo spostamento dei 22 alberi
dei 57 totali interessati dall'intervento". L'ateneo "conferma la
disponibilità a tutte le compensazioni che emergeranno dal tavolo di lavoro,
già richiesto, che vede coinvolti gli esperti dell'Università degli Studi di
Milano, del Municipio 3 e del Comune di Milano".
"Non è una potatura perché stanno tagliando gli alberi alla base -
riferisce all'AGI la professoressa Azzellino - da quello che sappiamo dal
cantiere, l'ordine è spostarne una ventina a abbattere gli altri. Quindi le
parole del Rettore, che prometteva lo spostamento di tutti e 57 gli alberi (in
tutto sono 140, ndr) che ostacolano la costruzione del nuovo edificio erano
solo una 'battuta'”. In effetti anche il Politecnico conferma in una nota
diffusa al termine delle operazioni che, a dispetto del cartello, "sono stati
abbattuti 35 alberi e si è predisposto lo spostamento dei 22 alberi dei 57
totali interessati dall'intervento". L'ateneo rivendica che quanto
accaduto oggi "sta dando seguito a quanto deciso dal senato accademico il
28 novembre 2019 in coerenza con quanto detto durante la Commissione Ambiente
in Comune". “E'un'iniziativa scellerata – afferma la signora Betta,
botanica impegnata nel comitato per la difesa del parco – qui ci sono degli
alberi bellissimi: magnolie, cedri, platani ma soprattutto c’è un ecosistema
che stanno distruggendo. Dove andranno ora gli uccellini a nidificare?”.
Per Sergio, rappresentante del movimento ‘Fridays for future’, “a Milano il
suolo è considerato solo uno spazio su cui edificare e parcheggiare. Il sindaco
Sala ha dichiarato l'emergenza climatica e organizzato il 'Capodanno per il
futuro', ma il Comune ha dato parere favorevole all'abbattimento degli alberi.
Le istituzioni sono ambientaliste solo a parole". Il ricercatore
Alessandro Dama evidenzia che “il Politecnico in due mesi non ha accettato
nessun tavolo di trattativa e il Comune non ha vigilato sull’operazione di
trasferimento degli alberi, convocando un’altra commissione”.
Una giornata di proteste
Dalle prime ore del mattino è stato portato avanti il taglio degli
alberi, alcuni secolari, del Campus Bassini del Politecnico
di Milano alla presenza di un massiccio dispiego delle forze
dell'ordine e tra le proteste di studenti e abitanti del quartiere che hanno
esposto diversi striscioni tra cui uno dove si legge: "Politecnico e
Comune ordinano. Gli alberi muoiono. Resta, Sala, Maran vergogna!". Stando
a un cartello affisso dalla ditta 'Spectrum', che sta svolgendo i lavori per
conto dell'Ateneo, si tratterebbe di una "potatura preliminare
propedeutica alle operazioni di spostamento degli alberi" in vista della
costruzione di un nuovo edificio del Dipartimento di Chimica al posto del parco
che ha un'area di circa 6.000 mq.
"Assassini, criminali", hanno urlato alcuni cittadini a ogni
tonfo al suolo delle piante tagliate. "Salviamo gli alberi del Campus
Bassini, non ci resta che piangere", è scritto su un altro striscione
firmato da studenti, residenti e docenti.
Sul posto sono intervenute tre camionette della polizia, una dei
carabinieri, diversi agenti della Digos e agenti della polizia Locale.
"A Milano il suolo è considerato solo uno spazio su cui
edificare e parcheggiare - dice Sergio, studente della Statale e animatore del
movimento 'Fridays for future' - non c'è nessuna consapevolezza delle poche
zone vergini, come questa, non ancora 'costruite'. Il sindaco Sala ha
dichiarato l'emergenza climatica e organizzato il 'Capodanno per il futuro', ma
il Comune ha dato parere favorevole all'abbattimento degli alberi. Le
istituzioni sono ambientaliste solo a
parole". Il progetto del Politecnico di
costruire la nuova palazzina al posto del parco è oggetto di un'intesa
Stato-Regione Lombardia perfezionata nel settembre dello scorso anno. In una
lettera inviata da professori, comitati di cittadini e associazioni
ambientaliste a Sala, al presidente della Regione Attilio Fontana e ai ministri
competenti, si legge che "all'impatto devastante dell'operazione non
corrisponde alcuna effettiva misura di adeguata compensazione, senza che siano
state vagliate tutte le alternative possibili nel quartiere dove c'è un
rilevante patrimonio pubblico immobiliare sostanzialmente dismesso che attende
solo di essere riqualificato". Nei giorni scorsi, il Codacons ha
presentato un esposto alla Procura di Milano sulla vicenda.
"Fare nuovi laboratori di chimica è sicuramente cosa buona e giusta;
farli abbattendo alberi e consumando suolo è non solo sbagliatissimo ma è
contro il Nuovo Piano di Governo del Territorio". Queste le parole
di Carlo Monguzzi, Presidente Commissione Mobilità, Ambiente,
Verde del Comune di Milano. "Bastava aspettare il già deciso esodo della
Statale da Città Studi all’area Ex-Expo e utilizzare parte degli edifici
lasciati liberi. Abbattere alberi sani e rigogliosi in piena emergenza
climatica e nello stesso giorno decidere il blocco del traffico contro lo smog
è veramente bizzarro e contraddittorio. Provo rabbia per gli alberi e vergogna
per gli impegni presi dal Politecnico in Commissione Ambiente, e cioè di
istituire un Tavolo Tecnico di confronto sulla sorte di tutti gli alberi di
quell’area. Cosa che non è mai avvenuta. Dove diavolo è finita questa promessa?
Quale credibilità avrà d’ora in poi il Politecnico quando parlerà di sviluppo
sostenibile? Per ironia della sorte poi oggi viene proclamato dalla Regione il
blocco del traffico per l’emergenza smog. Un blocco finto, inutile e veramente
patetico. Le misure antismog per avere efficacia devono essere strutturali,
devono essere applicate tutti i giorni e senza le sbagliatissime deroghe
(scatola nera) sui diesel. E’ una giornata molto brutta per me, ma anche nella
sostanza e nel danno di immagine per il mio Comune, da cui mi sarei veramente
aspettato, per il verde e per lo smog, molto di più".
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