La proposta del sottosegretario al Lavoro, Francesca
Puglisi, prevede la possibilità di ritirarsi a 64 anni e 35 anni di contributi
senza penalizzazioni sul calcolo pensione
Tra le tante
ipotesi pensionistiche degli ultimi giorni per superare Quota 100,
spunta la proposta di Francesca Puglisi, sottosegretaria al ministero del
lavoro e delle politiche sociali. La riforma della Puglisi prevede di andare in
pensione a 64 anni di età e 38 anni di contributi, ai quali si
aggiungono il bonus mamma, vale a dire un anno di contributi in più per ogni
figlio e una pensione
di garanzia per i giovani.
“Uscire a 64 anni e 35 di
contributi, senza penalizzazioni. Un anno di contributi in più alle madri per
ogni figlio. Ai giovani una pensione di garanzia fino a 750 euro al mese, a
integrazione dei contributi versati, a patto che abbiano almeno 20 anni di contributi”.
Questa la possibile proposta di
mediazione da discutere il prossimo il prossimo 27 gennaio nell’incontro fra
esecutivo e sindacati. L’idea è quella di mettere a punto una riforma che
consenta una nuova
forma di pensione anticipata a una platea simile a quella che oggi
ha diritto alla Quota 100, uscendo però dalla logica sperimentale. Un intervento
strutturale, che consentirebbe anche di superare altre misure, come l’Opzione
Donna.
Pe nsioni, spunta Quota 99
Da Quota
100 (62 anni + 38 di contributi) a Quota 99 (64
anni con 35 di contributi versati). La proposta del sottosegretario al lavoro
Francesca Puglisi (Pd) prevede la possibilità di ritirarsi a 64 anni e 35 anni
di contributi senza penalizzazioni sul calcolo pensione (chi ha quote di
versamenti valorizzabili con il retributivo li manterrebbe).
Pensioni, l’idea di una “Quota
mamma”
Ci sarebbe anche una sorta di
bonus per le mamme, ribattezzato “Quota mamma” da Mara Carfagna, esponente
di Forza Italia. Quota mamma sarebbe riservato alle madri che spesso hanno
carriere più discontinue e di conseguenza possono fare maggiormente fatica a
raggiungere i 35 anni di contributi. La proposta è quella di aggiungere un
anno di contributi per ogni figlio, senza limiti di figli.
Pensioni, un aiuto per i
giovani
Un altro capitolo aperto,
particolarmente caro ai sindacati, è quello relativo ai giovani per i quali la
pensione è lontana. La proposta Puglisi prevede una pensione di
garanzia fino a 750 euro al mese, a integrazione dei contributi
versati, a patto che abbiano almeno 20 anni di contributi”.
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